“Pur apprezzando le ulteriori restrizioni, indicate nell’ultima ordinanza regionale, utili a ridurre ulteriormente il rischio contagio da coronavirus, non possiamo, però, nascondere la forte preoccupazione per come sta evolvendo la situazione lavorativa ed economica della nostra Regione. L’economia siciliana già proveniva da un lunghissimo periodo di crisi che aveva lacerato profondamente il tessuto produttivo e che con grande fatica stava cercando di riprendersi, quest’altro grave colpo non ci voleva”.
Lo dice Francesco Picarella, presidente di Confcommercio Sicilia.
“Abbiamo chiesto al presidente Musumeci – aggiunge – la possibilità di dare il via libera al cosiddetto “delivery”, il servizio a domicilio, anche per la domenica e i festivi e poi, soprattutto, il prosieguo della cassa integrazione oltre le nove settimane, visto che moltissimi imprenditori, nella “Fase 2” e penso anche a tutti i centri medici accreditati, che non saranno in grado di riprendere a regime”, conclude Picarella.