“Non si può parlare di crisi del settore ricettivo, utilizzare questi termini sarebbe un dato già incoraggiante. Il sistema della ricettività alberghiera ed extra alberghiera, a prescindere dalla disponibilità che si potrà offrire alle iniziative sanitarie a sostegno dell’emergenza epidemiologica Covid-19, è ormai al collasso“.
Lo sostiene Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo.
“Il nostro settore è stato il primo a suonare il campanello d’allarme già dal mese di febbraio e certamente sarà l’ultimo a ripartire tra le attività economiche per varie e ovvie motivazioni. Non volendo continuare a rappresentare tutte le difficoltà con le quali dovremo confrontarci e che devono vedere il nostro sistema pronto a riorganizzare nuovi modelli, oggi più che mai l’imperativo per tutti deve essere quello di non azzerare quel patrimonio di professionalità fatto di imprese e lavoratori. E’ un impegno che abbiamo chiesto al governo nazionale – continua Farruggio – così come stiamo facendo a livello regionale con proposte di interventi straordinari, urgenti e che guardano a lungo periodo.”
Senza false illusioni, la stagione 2020 resterà, molto più realisticamente, un desiderio per molti. Una ripresa graduale del mercato turistico potrà avvenire di fatto dalla primavera del 2021. Il ritorno ai quei flussi concretizzati nel biennio 2018/2019 soltanto dal 2022.
Questo è il quadro generale che devono avere chiaro gli operatori del settore impegnato a valutare scelte consequenziali. Allo stesso modo questo quadro deve essere chiaro anche per il governo nazionale, regionale e per tutte le amministrazioni comunali per valutare le azioni più adeguate di cui il settore avrà necessità di beneficiare.
“Non potendo avere certezza dell’evoluzione del Coronavirus e soprattutto dei tempi in cui solo un vaccino possa riportare fiducia e serenità – sostiene Farruggio- nelle more dovremmo continuare a convivere con una nuova realtà. La nostra associazione sta contribuendo, in un momento di particolare difficoltà ad informare quotidianamente i propri associati, attraverso le circolari sulle varie iniziative che possono essere intraprese a supporto del settore.
Come Federalberghi Palermo a livello locale, abbiamo già chiesto al Comune di Palermo la sospensione ed il differimento del prossimo versamento dell’imposta di soggiorno in attesa di poter riutilizzare le somme a sostegno delle strutture ricettive, come peraltro previsto nell’inciso del regolamento, cosi come valutare l’abbattimento della quota relativa al tributo Tari. Le nostre strutture continuano, già dal mese di marzo, a non registrare alcuna presenza e lo faranno ancora per molto tempo. Pur restando a disposizione eventualmente per possibili esigenze di primaria necessità, continuiamo a produrre solo costi e non certo rifiuti.
Riteniamo che queste due micro azioni emergenziali siano tra quelle immediata fattibilità e soprattutto di buon senso, supportate da elementi concreti. Necessita allo stesso tempo la creazione di un piano straordinario per la messa in sicurezza delle attività del turismo cittadino che accompagni quelle azioni strategiche che devono ripensare ad un più corretto modello di ospitalità della città per accogliere in sicurezza – conclude Farruggio – senza ulteriormente penalizzare quel tessuto imprenditoriale turistico, martoriato negli ultimi anni dalla piaga dell’abusivismo dirompente”.