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Coronavirus, la Cgil Sicilia: “Servono misure vincolanti nei siti industriali”. E chiede la chiusura domenicale dei centri commerciali

giovedì 19 Marzo 2020

Il governo regionale condivide la necessità di rendere vincolanti le misure per il contenimento del contagio da Covid- 19 e la necessità di un ruolo attivo degli organi ispettivi. Alla luce della reale situazione nei luoghi di lavoro e nell’industria è un fatto importante che consentirà di migliorare la situazione”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, dopo l’incontro di oggi con l’assessore regionale al lavoro, Antonio Scavone.

Proprio oggi la Cgil ha denunciato la mancanza di condizioni di sicurezza nei siti industriali e la disattenzione di alcune associazioni datoriali. Quanto agli ammortizzatori sociali, l’altro tema dell’incontro, la Cgil ha chiesto che “nell’ambito degli ammortizzatori in deroga siano tutelati tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia contrattuale”. “E’ necessario dare risposta a tutto il mondo del lavoro”, ha detto Mannino, “per superare questo grave momento di crisi”.

Diversi i casi che hanno suscitato preoccupazione nella Cgil Sicilia. Dopo il caso alla St di Catania, quello alla Pfizer e quello in una ditta dell’indotto della Raffineria di Milazzo, infatti, è allarme in Sicilia per il rischio di diffusione dei contagi da Covid- 19 negli agglomerati industriali. I sindacati denunciano una “situazione fuori controllo” con la scarsa applicazione delle misure di sicurezza e contenimento previste dalle normative nazionali e regionali, soprattutto tra le ditte dell’indotto.

La Cgil regionale chiede controlli e nei casi di inadempienza “l’intervento delle Asp”. “Solo nel 40% delle aziende- dice Manninosiamo riusciti a stipulare gli accordi propedeutici ai protocolli sulla sicurezza anti- contagio previsti dalle misure varate dal governo e a vedere applicate le misure indicate nelle linee guida emanate dalla Regione”. Per il segretario della Cgil “la situazione è grave, con il serio rischio di diffusione dell’epidemia a macchia d’olio. Stiamo riscontrando- dice- una complessiva disattenzione al problema, anche da parte di alcune associazioni datoriali del settore industria. Laddove si sono fatti i comitati aziendali e gli accordi per la sicurezza nei grandi gruppi, o difficoltà nell’indotto con i pericoli che ne conseguono”.

Ci sono temi come una organizzazione del lavoro adeguata al periodo di difficoltà e una riduzione progressiva delle attività produttive– sottolinea Mannino- che non possono essere elusi. Non basta vigilare nelle strade, occorre farlo soprattutto dove l’alta concentrazione di persone per motivi di lavoro può innescare nuovi focolai difficilmente controllabili”. La Cgil, inoltre, reitera la richiesta di chiusura domenicale di tutti i centri commerciali “cosa– dice Mannino – che oggi avviene solo in qualche caso”. E sollecita l’adeguata protezione del “personale sanitario che, stando ai dati del contagio, rischia di pagare un prezzo altissimo e di trasformarsi in vettore dell’epidemia”.

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