«Non comprendo come innanzi al proliferare di ordinanze regionali e comunali volte a fronteggiare l’emergenza sanitaria da coronavirus, il sindaco Orlando possa permettersi di fare certe dichiarazioni. Pur di distinguersi per principio com’è nel suo stile, ha dichiarato che non ci sarà “nessuno stop delle manifestazioni pubbliche in città” evitando fobie ingiustificate». A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
«Ora se è vero che “il sindaco che lo sa fare” è entrato nel leitmotiv della non discriminazione e dell’accoglienza, credo che non sia affatto tollerabile in un momento come questo mantenere il calendario delle attività e delle manifestazioni palermitane che rischiano di vedere accalcate centinaia di persone. Che dichiarazioni sono queste? È la sindrome della banda che continua a suonare mentre il Titanic affonda, è la sindrome del professorone che mantiene i ragazzi sul compito in classe mentre il terremoto sta per far crollare la scuola. Insomma nessun terrorismo psicologico da parte dell’istituzioni ma altresì questo lo esigo, grande senso di responsabilità, così come molti presidenti di Regione incluso il nostro e altrettanti primi cittadini delle città italiane stanno dimostrando. Il nostro sindaco – conclude – ha perso ancora una volta l’occasione per restare in silenzio e operare direttamente nella direzione del principio costituzionalmente più importante: quello del diritto alla salute dei cittadini».
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