«La garanzia della salute pubblica gioca un ruolo centrale e prioritario: è fondamentale assicurare il futuro su due direttrici. La prima è quella degli aiuti che devono essere a fondo perduto, erogati immediatamente, rimpinguati e trasferiti immediatamente. Più tempo passa e più aziende non riusciranno a rialzarsi. La seconda una ripresa coerente e attuabile».
Lo dice Marcello Proietto, presidente di Ristoworld Italy.
«Ecco i 5 punti Ristoworld Italy con i quali si chiede che lo Stato e l’Europa aiutino concretamente a far ripartire l’economia e rimettere a regime le attività ristorative e turistico alberghiere.
Gli aiuti in atto disposti sono da un lato insufficienti e, dall’altro, non arrivano. Il mondo del turismo e della ristorazione non chiede elemosine ma interventi strutturali concreti.
- Chiediamo che lo Stato si faccia garante verso le banche per fidi a scadenza trentennale, a tasso zero: è necessario disporre di un adeguato capitale per ricominciare, come è avvenuto in fase di start. L’imperativo è quello di rimettere in circolo liquidità;
- Sospensione di leasing e mutui e il recupero delle mensilità sospese da riaccodare al periodo previsto dalla relativa misura posta in essere senza ulteriori oneri è il passo successivo;
- Cancellazione immediata delle imposte nazionali e locali e la sospensione per utenze relative alle attività commerciali (luce, gas, telefono e fibra). Su questo aspetto chiederemo l’intervento dell’Anci;
- Proroga della cassa integrazione straordinaria tutto il personale in forza al 23.02.2020 e fino almeno alla fine dell’anno. Questo per garantire anche la ripresa dell’attività garantendo gli standard di sicurezza nuovi che verranno imposti dall’Oms.
- Erogazione di una misura straordinaria per quanti, soprattutto stagionali e non in possesso dei requisiti previsti per legge sono oggi senza contratto, senza cassa integrazione, senza disoccupazione e quindi abbandonati a se stessi.
La fase due preoccupa. Nella task force nominata dal Governo mancano gli albergatori e i ristoratori, gli operatori del turismo, i riferimenti di chi lavora direttamente sul campo. Chiediamo al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Regione ai quali inviamo la presente nota che nelle commissioni consultive vengano inseriti professionisti del comparto ristorativo e alberghiero. Garantiremo, di certo, la salute pubblica con le norme dettate dall’Oms. Ripartiamo dal pubblico italiano, dai gusti e preferenze della platea che fino alla ripresa del flussi turistici sarà quella di riferimento. Ripartiamo dal territorio e dai prodotti locali.
La riapertura ha in previsione, tutta una serie di indicazioni sanitarie che rivoluzioneranno il mondo della ristorazione come fin qui inteso. Servono aiuti a fondo perduto anche per questi adeguamenti che incideranno sul conto economico delle aziende. Servono linee e indirizzi chiari e certi e che provengono da chi questo mestiere lo conosce. Necessità non di risposte qualunque ma di indicazioni adeguate alle richieste di un settore fondamentale per l’economia italiana e globale. Altrimenti oltre alla crisi e allo sfacelo economico faremo i conti con una pericolosissima emergenza sociale», conclude Proietto.