Preoccupato dalle notizie che arrivano dalla Cina sul Coronavirus, ha comprato e spedito alla figlia, studentessa all’università di Tsingtao, nella provincia di Shandong, un posto sul primo volo per l’Italia.
Eppure, acquistato il biglietto di ritorno, è arrivato lo stop dei voli verso il nostro paese e la ragazza non è più potuta partire.
Questo è la storia di Luigi Cravotta, maresciallo dei carabinieri in pensione, residente a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, che è rimasto con in mano il biglietto che sua figlia non potrà utilizzare. Così, non sa più come far rientrare la giovane siciliana.
I DANNI DEL CORONAVIRUS
“Dalla Farnesina – spiega – non mi hanno saputo dare una soluzione. I ragazzi sono bloccati e confinati nei loro alloggi universitari, non hanno assistenza. Mi hanno consigliato uno scalo alternativo con un volo non diretto in Italia“.
Chiara è da un anno in Cina per approfondire la conoscenza della lingua. “Stiamo contattando altre famiglie siciliane nella nostra stessa situazione – dice Cravotta – Ci uniremo per andare a protestare a Roma. Il governo deve far tornare a casa i nostri figli“.
In conclusione, la speranza del padre è che la figlia possa tornare al più presto a casa.