L’ex commissario per l’emergenza Covid in Sicilia, Antonino Candela, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Claudia Rosini.
Da giovedì l’ex manager dell’azienda sanitaria provinciale di Palermo è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Sorella Sanità: avrebbe preteso, assieme al manager dell’Asp di Trapani Fabio Damiani, tangenti del 5% su una serie di appalti riguardanti servizi sanitari e ospedalieri. Anche Damiani, che invece e’ in carcere, ieri si era avvalso della facoltà di non rispondere.
L’ex commissario anti-covid secondo la procura di Palermo, doveva essere portato in carcere ma il giudice gli ha concesso gli arresti in casa.
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