“Gli allarmi lanciati nelle ultime ore su un cosiddetto smantellamento del sistema delle Usca sono del tutto infondati. Accentrare le squadre di medici alla Fiera del Mediterraneo è un provvedimento necessario per gestire al meglio la pandemia“. Lo afferma Renato Costa, commissario Covid della Città metropolitana di Palermo.
“Immaginare che la si possa affrontare passivamente, limitandosi a leggere i bollettini dei contagiati, è lontano dalla realtà. Il virus va cercato; non bisogna seguirlo, ma prevenirlo. – aggiunge – È quello che abbiamo fatto in questi mesi, testando centinaia di migliaia di cittadini. È quello che ci ha permesso di proteggere decine di migliaia di persone, le loro famiglie, i loro amici, i loro colleghi. Le Usca hanno fatto un lavoro straordinario a Palermo e provincia, curando molti pazienti a casa e facendo così risparmiare posti letto preziosi per gli ospedali e i malati più gravi. Questo sistema andava bene quando i nuovi positivi in provincia erano centinaia al giorno e almeno 800 i pazienti assistiti quotidianamente a domicilio da squadre di medici che partivano dalla Fiera del Mediterraneo”.
“Ora che la situazione epidemiologica è diversa, con la quasi totalità dei Comuni a zero nuovi positivi e meno pazienti da curare a domicilio ma con il pericolo delle varianti e la necessità di un tracciamento massiccio, serve un cambio di passo. Trasferire le Usca alla Fiera del Mediterraneo non vuol dire abbandonare i territori: è esattamente il contrario“, prosegue. “Si tratta di rimodulare la loro attività a seconda delle sfide poste dalla pandemia, per un utilizzo ancora più efficiente di queste risorse. Nessun paziente resterà senza il suo medico: la continuità terapeutica è il presupposto di base della medicina di prossimità, che è il modello organizzativo cui ci ispiriamo. Nulla cambia neanche nel mio rapporto con i sindaci: hanno trovato in me un interlocutore sempre disponibile fin dal primo momento e continueranno a trovarlo- precisa – Semmai, deve preoccupare non il mio decreto di trasferimento ma il nuovo bando con cui l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo vuole dimezzare il personale in servizio“.