Condividi
la consulenza del microbiologo per la Procura di Bergamo

Covid, Crisanti: “Governo sapeva ma non agì in tempo. Zona rossa avrebbe evitato migliaia di morti”

sabato 4 Marzo 2023
“Già dal 12 febbraio 2020, ossia otto giorni prima del Paziente 1, i componenti “prima della della task force del ministero e poi del Cts, conoscevano “la situazione di vulnerabilità in cui si trovava l’Italia di fronte alla la pandemia di Covid” e tuttavia decisero di secretare il piano che avrebbe potuto salvare migliaia di vite”. Lo scrive il microbiologo Andrea Crisanti nella consulenza depositata alla Procura di Bergamo.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Nell’inchiesta sono coinvolti 19 indagati, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Speranza e il governatore della Lombardia Attilio Fontana.

Giuseppe Conte e Roberto Speranza

“La documentazione acquisita – scrive Crisanti – dimostra oltre ogni ragionevole dubbio di come il Cts, il Ministro Speranza e il Presidente Conte avessero a disposizione tutte le informazioni e gli strumenti per valutare la progressione del contagio e comprendere le conseguenze in termini di decessi”. E sulla base “delle previsioni dello scenario con Rt=2 il Cts stesso e il Ministro Speranza condivisero la decisione di secretare il Piano Covid”, elaborato dall’epidemiologo Stefano Merler, “per non allarmare l’opinione pubblica”. Sulla riunione del 2 marzo del Cts con Conte e Speranza, Crisanti scrive che “il Dott. Miozzo stende il verbale” che “non condivide con nessuno e rimane in suo possesso”.


Nella consulenza viene riportato anche quel “modello matematico” con cui Crisanti ha stimato l’effetto che misure più restrittive e tempestive, come la zona rossa, avrebbero avuto “sulla diffusione del virus e della mortalità”. La zona rossa in Val Seriana, si legge, “al giorno 27 febbraio 2020 e al giorno 3 marzo 2020 avrebbe permesso di evitare, con una probabilità del 95%, rispettivamente 4148 e 2659 decessi”. Il 27 febbraio, secondo la consulenza, è la data in cui “il Cts e Regione Lombardia erano diventati consapevoli della gravità della situazione”.

Giulio Gallera e Attilio Fontana


Anche il governatore lombardo Attilio Fontana e l’allora assessore Giulio Gallera erano “informati sulla previsione degli scenari e sulla decisione di segretare il piano Covid”.
Sapevano, stando alla relazione, così come “gli organi decisionali nazionali”, che “al più tardi il 28 febbraio” l’indice di trasmissione aveva raggiunto e “superato il valore di due”. E la “diffusione del contagio non lasciava dubbi che le azioni intraprese non stavano avendo effetto”. E “ciononostante – scrive ancora il microbiologo – per 10 giorni non vengono prese azioni più restrittive”.

“Per 16 anni” ossia dal 2004 al 2020, non è “mai stata intrapresa una singola attività o progetto che avesse l’obiettivo di valutare lo stato di attuazione del Piano Pandemico Nazionale e/o di verificare lo stato di preparazione dell’Italia nei confronti del rischio pandemico”. 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.