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Dati Forum Pa 2024

Cresce la “maturità digitale” in Sicilia: Caltanissetta è nella “top trenta” dei Comuni italiani

mercoledì 29 Maggio 2024

La maturità digitale dei Comuni in Sicilia è in crescita, con aumenti significativi nei livelli di maturità digitale in cinque capoluoghi e una riduzione del gap Nord-Sud tra grandi e piccole città. Questi sono i principali dati emersi dalla sesta edizione dell’“Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, presentata il 22 maggio a Forum Pa 2024. 

 

Indagine sulla maturità dei Comuni capoluogo 2024

 

La ricerca, realizzata da Fpa e basata sul modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Deda Next, offre un quadro dettagliato della situazione, analizzando lo stato di avanzamento delle amministrazioni comunali rispetto agli obiettivi di digitalizzazione delle strategie nazionali.

Il passaggio dal 2023 al 2024 ha segnato un momento cruciale per le misure del Pnrr destinate alla digitalizzazione. Dopo due anni dal lancio dei primi avvisi su PA Digitale 2026, le amministrazioni sono ormai entrate nella fase di implementazione delle progettualità. 

 

PA Digitale 2026

 

L’indagine classifica le amministrazioni comunali in base al posizionamento delle 110 città monitorate rispetto a dimensioni chiave delle strategie di digitalizzazione della PA italiana: offerta di servizi online, integrazione con le principali piattaforme nazionali, open data e interoperabilità.

L’Indice Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) sintetizza tre indici dimensionali: Digital Public Services, Digital PA e Digital Data Gov. Questo indice permette di delineare un profilo dettagliato per ciascuna amministrazione comunale, confrontabile e aggiornabile nel tempo. La maturità digitale complessiva di ogni amministrazione viene determinata sulla base di una suddivisione in quattro classi, che aggrega i risultati ottenuti per ciascuna dimensione in un’unica scala progressiva.

 

La crescita dei Comuni capoluogo della Sicilia

 

In Sicilia, Caltanissetta emerge tra le prime 29 amministrazioni italiane nella categoria delle “buone”, migliorando rispetto alla posizione medio-alta dell’anno scorso.

 

Comune di Caltanissetta

 

Roberto Gambino

Una città che, con il sindaco Roberto Gambino, in questi anni ha investito tanto in ammodernamenti digitali. Citiamo tra le innovazioni “That’s Lab!”, il laboratorio per l’innovazione digitale del centro Sicilia, il nuovo sito web istituzionale dell’Ente, lo Sportello Urbanistica on line e lo “Sportello Telematico Polifunzionale” (un portale dedicato che permette agli utenti di gestire online le pratiche di competenza comunale).

Nuovi strumenti digitali, realizzati con finanziamenti di Agenda urbana e del Pnrr, che hanno confermato e collocato il Comune del capoluogo nisseno tra le pubbliche amministrazioni più informatizzate e al passo con la transizione digitale del Paese.

 

 

 

Palermo, Messina, Siracusa e Ragusa si confermano nella fascia medio-alta, mentre Agrigento, Catania, Enna e Caltanissetta sono nella fascia medio-bassa. 

Tra le note positive, Agrigento esce dalla fascia bassa, segnando un miglioramento nei servizi. Al contrario, Catania subisce un peggioramento, passando dalla fascia alta alla medio-bassa in un solo anno, con un calo complessivo nei servizi e negli indicatori di riferimento dell’indagine.

 

 

 

Le performance dei Comuni siciliani nei vari indicatori

 

L’indice Digital Public Services

 

L’indice dimensionale Digital Public Services valuta i Comuni capoluogo con un punteggio massimo di 100, basato sul numero di servizi online e conformità ai requisiti delle Linee guida nazionali sul design dei servizi e i template di Designers Italia. 

 

 

Le città del Centro e del Nord confermano risultati positivi, ma il Sud e la Sicilia mostrano progressi significativi. Nella fascia di maturità medio-bassa, 9 su 17 città sono del Sud, ma la maggioranza delle realtà meridionali si colloca ora nelle fasce medio-alta e alta, con 24 Comuni su 40 nella fascia medio-alta e 7 in quella alta, rispetto ai 3 dell’anno scorso.

Tra i Comuni siciliani emergenti, Messina, Caltanissetta e Siracusa mostrano buoni risultati, con Palermo e Ragusa che seguono con performance positive.

 Nonostante le difficoltà, la Sicilia continua a migliorare, con i capoluoghi che avanzano verso una maggiore maturità digitale.

 

L’indice Digital PA

 

L’indice Digital PA attribuisce un punteggio massimo di 100 ai Comuni capoluogo, basato su quattro indicatori circa l’impatto sui sistemi comunali delle misure del Pnrr dedicate all’adozione delle piattaforme PagoPA, appIO, identità digitale e Digitalizzazione degli avvisi pubblici.

 

 

Sebbene i Comuni del Sud e della Sicilia rappresentino la maggioranza delle città nella fascia medio-bassa (17 su 26), otto città del Mezzogiorno si distinguono tra i top performer, rispetto a nessuna nella precedente edizione

In Sicilia, Messina, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta si posizionano nella fascia medio-alta, indicando un progresso costante.

 

L’indice Digital Data Gov

 

L’indice Digital Data Gov, con un punteggio massimo di 100, valuta la maturità digitale dei Comuni capoluogo in termini di Open Data e interoperabilità con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND)

Sostituisce il precedente indice Digital Openness, mantenendo l’indicatore degli Open Data, che misura sia la quantità che la qualità dei dataset disponibili. Aggiunge un nuovo indicatore di Interoperabilità, valutando l’adesione dei Comuni alla PDND e l’uso delle API nazionali, collegandosi strettamente alla misura 1.3.1 del Pnrr.

 

 

Tre delle quattro città con un buon livello di maturità hanno popolazioni superiori a 250.000 abitanti, mentre tra i 19 Comuni in fascia medio-alta prevalgono realtà medie e medio-grandi, con una città di piccole dimensioni inclusa. 

Tra le differenze territoriali, il Nord prevale nelle fasce alte, ma Palermo si distingue nel Sud, continuando a sviluppare un processo maturo in termini di Open Data e interoperabilità delle banche dati comunali.

 

 

In linea generale i dati dell’indagine 2024 mostra un miglioramento complessivo della maturità digitale in Sicilia e nel Mezzogiorno, con progressi evidenti nei servizi digitali e nell’integrazione con le piattaforme nazionali. Nonostante alcune criticità, come il caso di Catania, la tendenza generale è positiva, segnalando un futuro promettente per la digitalizzazione delle amministrazioni comunali del territorio dell’isola.

 

Indice Ca.Re.: il quadro nazionale 

 

A livello complessivo, nell’’Indice Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) che sintetizza tre indici dimensionali: Digital Public Services, Digital PA e Digital Data Gov. la stragrande maggioranza delle città monitorate – 81 su 110 – si colloca nelle fasce più elevate di maturità complessiva dell’indice sintetico Ca.Re., con 29 Comuni a livello “buono”

Tra questi troviamo Aosta, Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Cesena, e altri. Ben 52 capoluoghi si posizionano a livello “medio-alto”, mentre le restanti 29 municipalità si collocano ad un livello medio-basso

A livello geografico, si evidenzia un recupero del Mezzogiorno: tre realtà del Sud sono a buon livello digitale, con 7 Comuni (contro 3 del 2023) che hanno raggiunto un buon livello di maturità nell’indice Digital Public Services e 8 Comuni (contro 0 del 2023) nell’indice Digital PA. 

 

 

È la prima volta nella storia dell’indagine che non ci sono amministrazioni nel livello più basso di maturità. I progressi registrati in Digital Public Services e Digital PA contribuiscono a migliorare la valutazione complessiva dei Comuni.

Questi dati confermano una tendenza positiva verso una maggiore digitalizzazione delle amministrazioni comunali italiane, con progressi significativi sia in termini di servizi offerti che di interoperabilità con le piattaforme nazionali.

 

Smart Government: stabilità digitale e obiettivi del Pnrr verso la maturità digitale dei Comuni.

 

 L’analisi complessiva dei dati rivela una situazione di stabilità nella maturità digitale complessiva dei Comuni italiani, con una significativa novità: nessuna città è posizionata al livello più basso di maturità. Tuttavia, emerge una dinamica notevole nelle singole dimensioni. Questo risultato è legato all’aggiornamento degli indicatori, in particolare all’introduzione del nuovo indice Digital Data Gov. Le modifiche riflettono un innalzamento delle aspettative in linea con gli ambiziosi obiettivi del Pnrr.

Servizi digitali per il cittadino

L’indagine 2024 evidenzia la vitalità dei Comuni capoluogo. La crescita nei servizi online e nelle piattaforme nazionali si accompagna a una riduzione dei gap territoriali, effetto iniziale dei progetti finanziati dal Pnrr. Il programma PA Digitale 2026 mira infatti a uniformare la maturità digitale dei Comuni, con particolare attenzione alle realtà più piccole e in ritardo.

I dati mostrano una maggiore rapidità delle città medio-piccole nell’implementare le misure rispetto alle grandi città, grazie alla minore complessità dei loro sistemi informativi. Questo ha permesso un avanzamento più veloce negli indici Digital Public Services e Digital PA. 

Le grandi città, partendo da livelli di digitalizzazione più alti, necessitano di più tempo per integrare nuove soluzioni.

Piano Triennale Informatica-PA 2024-26

L’aspetto su cui adesso occorre grande attenzione è dato dalla data governance, strettamente collegata all’adozione dell’intelligenza artificiale. L’aumento della maturità nel Digital Data Gov sarà cruciale per armonizzare i livelli di maturità nei dati e all’interoperabilità, paralleli ai progressi nei servizi al cittadino e nelle piattaforme nazionali.

Infine, il rilancio delle strategie Open Data e l’adozione della PDND, spinti dal Piano triennale per l’informatica nella PA 2024-2026, saranno fondamentali per migliorare i servizi al cittadino e potenziare la capacità decisionale delle città. Questo processo, supportato dalle risorse Pnrr, definirà un modello di smart government basato su una gestione intelligente e sostenibile dei dati.

 

 

Fonte Dati: Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo 2024. Forum Pa-Deda Next. 

 

 

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