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Crisi Tecnis: un fondo arabo vuole il porto di Giardini Naxos

mercoledì 10 Aprile 2019

Il porto di Giardini Naxos inizia ad accendere anche l’interesse degli sceicchi. L’opera rimasta incompiuta da ormai mezzo secolo è al momento impantanata nelle vicissitudini che stanno interessando la ditta incaricata, Tecnis, sulla quale si attende un cambio di proprietà che ancora non arriva. Nel frattempo comincia a registrarsi l’interesse, sempre più concreto e insistente, di alcune società non soltanto italiane ma anche dall’estero, che vorrebbero rilevare l’onere di realizzare l’approdo a Schisò. Il Comune di Giardini Naxos ha già ricevuto i primi sondaggi importanti e adesso l’Amministrazione del sindaco Nello Lo Turco vuole spingere sull’acceleratore per trovare un’intesa con il commissario straordinario di Tecnis, Saverio Ruperto, che possa portare ad uno scorporo del progetto per il porto turistico di Giardini rispetto a tutto il resto dell’asset dell’impresa.

La soluzione sulla quale punta la casa municipale naxiota è quella di separare l’iter del porto turistico dalle altre aree operative di Tecnis. Se dovesse dimostrarsi fattibile tale procedura, i privati già interessati al porto di Naxos come detto non mancano e intanto si sono fatte avanti delle società di Napoli e Venezia, e soprattutto spunta all’orizzonte anche un sondaggio a sorpresa che porta ad un possibile impegno di capitali esteri sul porto di Schisò. Un fondo di investimento arabo, che ha effettuato delle importanti operazioni commerciali in Italia, si è già informato sulla situazione e sarebbe pronto a scendere in campo, in un contesto nel quale non vengono esclusi altri impegni nel territorio di Giardini Naxos e nel comprensorio. Non è un mistero che il primo polo turistico siciliano piace già da tempo in Qatar e potrebbero aprirsi scenari a sorpresa.

Il sindaco Lo Turco incontrerà nei prossimi giorni il commissario Ruperto e chiederà, quindi, che possa essere avviato l’iter finalizzato al passaggio della società incaricata dei lavori per il porto (la Marina di Naxos Srl) a una nuova proprietà. A quel punto, ovviamente, sarà l’attuale vertice di Tecnis a vagliare le relative offerte ufficiali che dovrebbero pervenire. Nell’ottica di questo eventuale passaggio ci sarà, intanto, anche da ultimare l’iter da tempo in atto alla Regione. Tecnis Spa ha presentato le proprie controdeduzioni alle osservazioni agli atti di Via e Vas, i piani di valutazione ambientale propedeutici agli interventi nell’area del molo di Schisò. Non appena sarà stata completata la parte del Via-Vas si potrà andare ad effettuare la conferenza dei servizi definitiva, che proietterà il progetto verso il cantiere.

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