Un Crocetta furioso quello che ha incontrato la stampa oggi all’hotel Wagner, all’indomani della presentazione delle liste, senza parafrasarsi l’esistenza. Ha messo nel mirino quello che ha definito:“uno stronzo come Orlando se non ci fosse bisognerebbe inventarlo”. Ha attaccato a 360 gradi sulle inconcludenze che hanno caratterizzato l’ultima fase di queste convulse giornate: “Chi ha lanciato Micari presidente, non è stato capace di fare le liste. Ho sacrificato le mie liste per salvare la battaglia. Una battaglia che stiamo combattendo con la solita lealtà che ci contraddistingue”.
Perplesso inoltre Crocetta su alcuni fatti che lo hanno lascito in preda a mille dubbi, come la mancata lista presentata a Siracusa:” Noi non ce ne dovevamo occupare. Come mai 10 persone erano disposte a candidarsi e poi si sono misteriosamente tirate indietro? Ovviamente c’era qualcuno che aveva paura di noi”
Crocetta è un fiume in piena. Ma al tempo stesso non nasconde l’amarezza. Il disimpegno del sindaco di Palermo e la perentorietà dei suoi veti non hanno aiutato la coalizione che già si trova in difficoltà sulla base dei sondaggi fin qui sentiti: “Mi auguro che da oggi inizi un percorso di lealtà. Se non sarà così si sappia che abbiamo le mani libere e la voce libera: Il megafono”.
Quindi passa a tirare le conclusioni: “ Noi siamo alleati con Micari, non siamo la lista di Micari. Tanto è vero che noi avevamo proposto il doppio simbolo. C’era il rischio che non sarebbe stata presentata la lista del presidente. Sarebbe stato un disastro. Nessuno ci ha ringraziato e penso che non lo faranno, perché quando manca l’umiltà è così”.