Un appello, uno degli ultimi forse, a ritrovare l’unità nella coalizione. Crocetta lo lancia nel giorno in cui la corazzata di centrodestra scende in campo ufficialmente: “Il tema delle alleanze e della candidatura a presidente del centro sinistra – scrive – continua a dividere i potenziali alleati di un cartello democratico e di sinistra che può essere vincente per dare ulteriore slancio alle politiche di risanamento, di sviluppo e coesione avviate in questi anni. Per amore dell’unità non ho riproposto l’automatismo della mia ricandidatura, ma il percorso per un confronto unitario e democratico su programmi e candidati. Tale percorso, nella mia proposta, si concretizza con le elezioni primarie da svolgersi il 17 settembre. Mi addolora pensare che le forze a sinistra del Pd abbiano già scelto un percorso separato. Ho sempre pensato all’unita come un grande valore e come
presupposto essenziale per portare avanti i processi di rinnovamento della società. Io non ho mai detto “o me o nessun altro!”.
Quindi il governatore siciliano passa alle conclusioni: “Ho detto piuttosto: confrontiamoci, diciamocele tutte, rimarchiamo le nostre diversità, ma diamo un senso forte a ciò che ci unisce: il sogno di liberazione della Sicilia, bloccando il ritorno dei potenti di sempre al governo della Regione o che la regione finisca in mano di soggetti incapaci di ogni azione di governo. Unita’ unita’ unita’ dentro un percorso di primarie democratiche. Spero tanto che la sinistra aderisca”
Crocetta e Raciti ieri hanno avuto a Palazzo d’Orleans un lungo confronto.
Il governatore siciliano non rompe con il suo partito e mantiene le attese sulla coalizione. Lo scenario rimane particolarmente fluido con alcuni big dei Dem che potrebbero essere d’accordo al tentativo portato avanti da Crocetta in chiave anti-Micari.
La convocazione della direzione del partito che dovrebbe avvenire in questi giorni, intanto non è ancora arrivata. L’ostacolo più significativo da rimuovere sulla strada delle primarie è rappresentato dall’accordo sul nome di Micari che ha la benedizione romana.
Crocetta attende adesso risposte. Confida in una solitudine potenzialmente meno ampia di quella che oggi, al momento potrebbe apparire. E infine spera in Raciti con cui vanta un asse di reciproca fiducia, ampiamente collaudato negli ultimi tempi.