“Quando parliamo dello sbarco in Sicilia, ci viene sempre detto che non vi fu una difesa dell’isola da parte dell’esercito italiano e che le truppe anglo-americane “liberarono” la Sicilia senza trovare resistenza. Non c’è niente di più falso. È l’esempio del sottotenente Sergio Barbadoro ed i suoi uomini, che posizionati con un unico pezzo d’artiglieria, un cannone ippotrainato da 100/17, presero posizione pronti ad assolvere una disperata difesa.” Così commenta il movimento Audaces, durante la manifestazione di commemorazione della difesa di Palermo contro l’avanzata anglo-americana.
Il movimento ricorda alcuni episodi di quella resistenza: “Il punto da presidiare era strategicamente ottimo per la difesa, un piccolo caposaldo a Portella della Paglia in zona San Giuseppe Jato, così da sbarrare, per quanto possibile, il passaggio al nemico che rapidamente giungeva dall’entroterra. Il mattino del 22 Luglio le avanguardie di Patton in marcia sul capoluogo siciliano giunsero in zona. La colonna, composta in gran parte dagli Sherman della 2a divisione corazzata statunitense, alle 8.30 circa entrarono a San Cipirello, per dirigersi incolonnati, verso Palermo“.
I militanti del movimento ricordano in particolare la figura di Sergio Barbadoro, il quale “muore abbarbicato al suo cannone, circondato dai corpi dilaniati della gran parte dei suoi artiglieri, alcuni superstiti, feriti, verranno fatti prigionieri.Ma c’è chi non dimentica gli uomini che hanno dato la propria vita, ed oggi, come ormai da tre anni, i militanti di “Audaces” si recano in questo campo di battaglia per rendere omaggio a Sergio Barbadoro, sottotenente del primo gruppo del 25° artiglieria “Assietta”, che a San Giuseppe Jato insieme ai suoi uomini, difese fino all’ultimo la sua postazione, sacrificando la sua vita per difendere sino all’ultimo la sua Patria”.
“Tramite queste azioni – spiegano i militanti di Audaces – vogliamo ricordare chi ha dato la vita per la propria terra, consapevoli dell’impari lotta sacrificarono tutto. Spesso chi ha dato la vita per difendere questa nostra Patria viene dimenticato nell’oblio della storia, da qui noi ci facciamo carico di difendere le nostre radici e la nostra identità, ma anche di ricordare chi ha dato tutto per difendere questa terra, noi vogliamo tenere vivo il ricordo di questi uomini coraggiosi che difesero con onore questa terra.“