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“Cultura e cancro”: al via le “Giornate biennali internazionali” del Progetto Amazzone

venerdì 19 Ottobre 2018
progetto amazzone

Al via il 24 ottobre 2018 la XII edizione del Progetto Amazzone, diretto da Lina Prosa e Anna Barbera con l’organizzazione dell’associazione Arlenika onlus. Cinque giornate fino a domenica 28 ottobre per affrontare il tema della malattia non soltanto dal punto di vista scientifico con personalità di rilievo internazionale, ma anche con un taglio culturale e teatrale che guarda ai temi più urgenti dell’attualità come quello dell’accoglienza dei migranti e non solo.

giuseppe-muscarelloL’edizione di quest’anno si svolgerà in tre luoghi diversi: la sede del Centro Amazzone in via dello Spirito Santo al Capo, il Palazzo Monte dei Pegni-Sede della Banca Carige in piazza Monte di Pietà e il Museo archeologico Antonino Salinas in piazza Olivella 24.

Il titolo “Il corpo in fuga. Cultura e cancro” riguarda, dicono Lina Prosa e Anna Barbera, “lo stato di fragilità, di rischio, di instabilità che porta la persona a modificare l’esistente, a costo di assumersi una condizione irregolare di sé. Gli ammalati, gli emigranti, gli oppressi, i diversi, condividono la stessa necessità di “fuga” perché l’attraversamento del territorio oscuro della propria condizione va fatto in stato di fuga, non in stato di quiete. Questo è il trait d’union tra il sapere scientifico e il sapere umanistico, al cui incrocio e scambio mira il Progetto Amazzone. Ciò che li accomuna attiene ugualmente alla ricerca di laboratorio e alla creazione artistica”.

L’edizione di quest’anno, la prima senza alcun contributo pubblico, ha il supporto di alcuni sponsor privati, di partner e sostenitori. “E’ un’edizione di resistenza – continuano Prosa e Barbera – ma che ha il beneficio della nuova sede delle attività del Centro Amazzone nell’ex Convento dello Spirito Santo, assegnata dal Comune e di compagni di viaggio come il Consiglio d’Europa, il Museo Salinas, il Monte dei Pegni-Banca Carige”.

orlandoAncora una volta – dice il sindaco Leoluca Orlando che con l’impegno di tutta la giunta ha messo a disposizione del Centro Amazzone la nuova sede di via dello Spirito Santo – con la passione e l’amore di sempre, il Progetto Amazzone si appresta a fare incontrare a Palermo la cultura artistica e la cultura del benessere e della prevenzione, a conferma del fatto che Palermo Capitale della Cultura è soprattutto la capitale delle Culture. Siamo ancora una volta fieri e contenti di accompagnare questo progetto, che di anno in anno si rinnova sperimentando nuove forme per favorire e rendere più semplice il dialogo e l’incontro fra il mondo scientifico-medico e i cittadini, non soltanto pazienti. Quest’anno il programma si presenta quanto mai ricco e articolato, “occupando” tanti spazi della città, a testimonianza di una presenza che ha radici profonde a Palermo e che Palermo contamina positivamente”.

L’alimentazione e lo stile di vita, come strategie di prevenzione primaria, sono da sempre, protagoniste all’interno del progetto Amazzone, di cui l’Idimed  (Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea) è partner. Quest’anno abbiamo scelto di sostenere il progetto facendo degustare alcune delle eccellenze agroalimentari che coniugano il gusto con la salute” afferma la dottoressa Francesca Cerami, direttore Idimed, “Saranno infatti presenti- aggiunge la dottoressa Cerami -alcune aziende e produttori sensibili di cui si potranno degustare i prodotti, tra cui: Olio e mandorle di Daino di Caltabellotta (Ag), Mastro Focaccina,  Panificio Dario Guccione, Madonieat (store di prodotti delle Madonie), Amministratori e Produttori del Comune di Castelbuono (Pa) e l’associazione Coltivare Bio Naturale. Il progetto Amazzone mette in  scena la forza, la potenza, il coraggio, la bellezza dell’essere squadra capace di raggiungere obiettivi  condivisi e partecipati. Onorata di farne parte“.

Si parte mercoledì 24 ottobre alle 20,30 al Centro Amazzone (sala MigraTeatro) con lo spettacolo “Supplice per bianco tormento”, ispirato a “Supplici” di Eschilo, con il progetto drammaturgico e il testo di Lina Prosa, la regia di Simone Audemars (Losanna) e la produzione di Arlenika onlus con For&L’Askéné.

Le Supplici del 2018 – scrive Lina Prosa in una nota sullo spettacolo – sono donne che rivendicano la libertà di amarsi e di essere amate. Si ribellano alla costrizione e alla manipolazione del potere. Solo per questo sono viste e trattate come diverse, ma queste Supplici sono capaci anche di gesti esorbitanti ed eclatanti, gesti che sfiorano la diagnosi psichiatrica, gesti segreti e indefinibili che le pongono in una situazione di confine tra il lecito e l’illecito, tra la verità e la finzione, tra il bianco delle nozze e il rosso della passione proibita”.

Lo spettacolo si replica giovedì 25 ottobre alle 18, venerdì 26 e sabato 27 ottobre alle 20,30 sempre al Centro Amazzone.

Giovedì 25 ottobre gli appuntamenti partono alle 9,30 nella sede del Palazzo del Monte dei Pegni-Banca Carige in piazza Monte di Pietà. Anna Beltrametti (Università di Pavia), Emmanuelle Saulnier-Cassia (Università di Versailles), Alexandra Da Silva (Università “Sorbonne Nouvelle” di Parigi) con Lina Prosa e Anna Barbera partono dalle “Supplici” di Eschilo per parlare di accoglienza, drammaturgia dei diritti dei corpi in fuga e nudità e corpo melanconico sulla scena contemporanea.

progetto-amazzoneAlle 12 sarà presentato il progetto “Dona una parola”: 50 donne insieme parlano di famiglia, diritti umani, politica per dire la loro sui temi di attualità. Hanno già aderito Maria Grazia Cucinotta (attrice), Giuseppina Torregrossa (scrittrice), Anna Grassellino (scienziata), Giusi Malato (pallanuotista), Delfina Nunes (ex presidente della Consulta delle Culture). Per la sezione scientifica di quest’anno si cambia formula. Nella giornata di venerdì 26 ottobre, a partire dalle 10, al Palazzo Monte dei Pegni-Sede Banca Carige si affronteranno dei temi importanti che ruotano attorno all’immunologia legata al processo di guarigione dalla malattia. In questa giornata sarà consegnato il Premio Luigi Castagnetta a Lucia del Mastro, oncologa dell’Istituto tumori di Genova. E per la prima volta, invece della formula del convegno, quattro medici dialogheranno con altrettanti pazienti sulle speranze e le certezze del futuro per le donne operate di cancro, modera la giornalista Marina Turco.

La giornata del 26 si apre, però, con la presentazione del manifesto “Theâtre et Liberté(s)” con la partecipazione del sindaco Leoluca Orlando. Un manifesto che ha il sostegno del Consiglio d’Europa ed è stato firmato a Strasburgo quasi un anno fa. Il documento è espressione della volontà di alcuni intellettuali francesi, legati all’impegno civile della drammaturgia di Lina Prosa, di reagire alla crisi dell’Europa come idea di grande comunità, attraverso la valorizzazione del teatro nel suo senso politico greco. In particolare l’azione, ancora in fase di costruzione, è indirizzata all’affermazione dei diritti umani e alla centralità della cultura nella formazione dei governi, per contrastare l’uso della tortura e della disumanizzazione del fenomeno migratorio, come strumenti di controllo e di privazione della libertà di pensiero e d’espressione.

Sabato 27 ottobre dalle 9,30 al Museo Salinas, fra gli altri appuntamenti, è prevista alle 12 la performance di danza “L’Arancia del nostro giardino è matura” con Giuseppe Muscarello e le donne di “Dona una Parola”. Il Progetto si conclude domenica 28 ottobre con due appuntamenti importanti. Alle 10, al Centro Amazzone, il progetto “Fuori confine/Palcoscenico multiculturale”, a cura di Claudia Brunetto e Marta Occhipinti. Le comunità tamil, bengalese e capoverdiana da anni a Palermo racconteranno la loro cultura e le loro tradizioni attraverso le diverse generazioni. Musica, canti e danze con storie dei protagonisti delle diverse comunità. Alle 18, invece, al Teatro Garibaldi (via Cstrofilippo, 30), al momento sede della biennale d’arte contemporanea Manifesta12, sarà proiettato il video “Tetralogia di Io” (1992) da una rappresentazione clandestina con Massimo Verdastro e Carlos Valles, riprese e montaggio di Giuseppe Zimmardi, progetto di Anna Barbera e Lina Prosa.

L’ingresso allo spettacoloSupplice per bianco tormento” (costo 10 euro) e alla giornata del Museo archeologico Salinas di sabato 27 ottobre sono esclusivamente su prenotazione online all’evento Facebook dello spettacolo condiviso sulla pagina del Centro Amazzone. Tutti gli altri appuntamenti sono con ingresso gratuito.

 

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