Oltre 40 anni dedicati agli studenti ed alle studentesse, con la passione, la competenza ed anche il senso di missione. E dopo una carriera da professore prima e dirigente scolastico poi, da due anni Stello Vadalà è Dirigente dell’Ufficio Scolastico della provincia di Messina. E’ il professor Vadalà, che è anche collega giornalista, l’ospite della 54esima puntata di donna Sarina.
Con il provveditore ci soffermiamo sulla fragilità degli studenti soprattutto dopo il periodo della pandemia e del lockdown. “La presenza fisica è importante e l’assenza di questa fisicità ha avuto conseguenze. Tanti istituti stanno pensando ad un supporto psicologico che non è stato ancora istituzionalizzato ma è molto utile per migliorare i rapporti con i ragazzi e con le famiglie. Durante la pandemia il mondo della scuola ha cercato di alleggerire le difficoltà che gli studenti hanno avuto e devo dire che da parte dei docenti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale c’è stato il massimo impegno. Il supporto psicologico oggi può rappresentare uno strumento utile a migliorare il rapporto anche con le famiglie”.
Senza dubbio il mondo della scuola nel Paese sta attraversando un periodo critico, caratterizzato da episodi di conflittualità con i ragazzi e soprattutto con le famiglie (troppi i casi di genitori che picchiano docenti e presidi o di studenti che aggrediscono i professori), ma anche dall’emergere di fragilità dei nostri giovani.
“Spesso dico che la corsa al diploma per il diploma è sbagliata. Il diploma è l’attestato finale che certifica l’avvenuta preparazione del ragazzo. Ma è più importante la formazione, preparare gli studenti al loro futuro, all’ingresso in un mercato globale. Per questo dico sempre, studiate, impegnatevi perché il diploma ve lo diamo anche via fax, ma per fruire davvero di quel diploma dovete essere in grado di entrare in un mercato globale che va avanti grazie al merito, allo studio, all’impegno. A volte le famiglie credono che il 6 sia un diritto, quando invece è molto meglio un 4 che rispecchia la reale situazione dello studente e lo aiuta a migliorare che un 6 che non lo prepara affatto al mondo esterno”.
Per Stello Vadalà uno dei concetti chiave è la sinergia. “Insieme è il termine di base e deve guidare il mondo della scuola. Posso dire che con i dirigenti scolastici siamo in sinergia ed in perfetto accordo. Aggiungo che ho trovato il mondo scolastico di Messina e provincia in perfetta salute. Certamente la scuola non basta così come non basta che si lavori insieme dirigenti, docenti e personale. E’ fondamentale lavorare insieme con le famiglie”.
A fine estate in riva allo Stretto è scoppiato un caso unico in tutta Italia: l’esame orale di Stato che una classe del liceo Galilei di Spadafora ha dovuto ripetere in seguito ad una complessa vicenda passata attraverso l’esposto di una studentessa (e della famiglia) ed il successivo ricorso al Tar degli altri studenti ( e delle loro famiglie).
L’esame orale è stato ripetuto (come nel film di Pieraccioni) e sia l’Ufficio scolastico provinciale che la nuova Commissione d’esame hanno gestito in modo esemplare e gli stessi studenti hanno dimostrato, e la parola calza a pennello, “grande maturità” nel sostenere il colloquio a distanza di pochi mesi dalla prima volta, per di più con l’attenzione dei media nazionale e la comprensibile tensione dopo il clamore suscitato dalla storia.
“Dopo l’esito dell’ispezione che ho richiesto in seguito all’esposto ho messo subito in sicurezza i ragazzi, era questa la priorità. Quanto accaduto tra la prova scritta e quella orale rischiava di macchiare il loro diploma e così invece non è stato. Ho detto alla classe che avevano diritto al diploma, dimostrate che quel diploma era già il vostro ed infatti è stato così. Annullare quell’esame orale è stata una decisione sofferta ma dovuta, avevo il timore che questo potesse indebolire mentalmente i ragazzi, invece hanno dimostrato che meritavano tutti quel diploma”.
A distanza di tanti mesi quanto accaduto al liceo di Spadafora è la prova che molto spesso i giovani sono più maturi degli adulti.
Per 40 anni Stello Vadalà è stato “il prof” e poi “il preside” e anche se ogni esperienza ha un posto nei ricordi e nel cuore, gli anni alla guida dell’istituto tecnico tecnologico Ettore Majorana di Milazzo.
“Da dirigente scolastico ho cercato di mettere insieme scuola, realtà imprenditoriali e studenti. Con orgoglio posso dire che abbiamo avuto la fortuna, lavorando tantissimo nel territorio di poter dare ai ragazzi in una mano il diploma e nell’altro il contratto di lavoro. Abbiamo fatto da trait d’union con le aziende del milazzese e poi anche di altre realtà, fino a Malta”.
Uguale orgoglio il provveditore ha per il lavoro che l’ufficio scolastico provinciale ha svolto e continua a svolgere: “Un ufficio di altissimo livello e grosso spessore. Ringrazio tutti i colleghi che lavorano in maniera esemplare e ben oltre l’orario previsto. Quest’anno siamo riusciti a far sì che l’1 settembre tutti i professori fossero già in aula, compresi quelli che seguono gli alunni con diverse abilità. Certo, poi ci sono le rinunce e si devono fare aggiustamenti ma se l’1 settembre siamo riusciti a ottenere quel risultato è perché i funzionari hanno lavorato ad agosto fino a sera”.
Nel 2024 il prossime step è quello dell’organico diritto, poi tra fine marzo e aprile le graduatorie provinciali aggiornate (anche per il personale amministrativo) in modo da far sì che a settembre anche quest’anno tutti siano in aula.