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Da Lampedusa al G7 di Taormina. La musica di pace del Conservatorio Bellini per i grandi del mondo

giovedì 16 Marzo 2017

Inclusione e animo multiculturale. In pieno festeggiamento per i suoi 400 anni, il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo guarda oltre e si prepara ad essere più aperto, per essere un punto di riferimento culturale nel Mediterraneo. Il presidente Gandolfo Librizzi, coadiuvato dal direttore Daniele Ficola, ha presentato un progetto che vedrà un importante concerto a Lampedusa che verrà proiettato a Taormina, sede del G7. Inoltre in fieri anche la nascita di un coro amatoriale popolare ed un’orchestra sinfonica.

L’idea di Librizzi era quella di realizzare a Lampedusa, in quanto “porta d’Europa”, un concerto del ‘confronto’ multietnico, in analogia con quel famoso 11-11-1989 quando il geniale violoncellista Mstislav Rostropovich suonò a Berlino, due giorni dopo la caduta del muro. “Quel maledetto muro – disse il violoncellista – ha diviso la mia vita, è stata una lacerazione per il mio cuore“.

Confronto multietnico e musica come ‘ponte’ ideale: “Faremo suonare i nostri giovani allievi, per dare un messaggio di pace. La mia idea iniziale era quella di proiettare il concerto in sedi come Pozzallo e Porto Empedocle, mete di numerosi sbarchi di migranti, ma ho lanciato la proposta di Taormina, sede del G7”.

Le sale del Conservatorio palermitano saranno, inoltre, aperte al pubblico che pagherà un regolare biglietto, quasi fosse un museo, e potrà assistere alle prove e alle audizioni, oltre a vedere i numerosi strumenti. “Organizzare un concerto a Lampedusa per i migranti e allestire a Taormina un maxi schermo per eseguire un concerto nel quale ad esibirsi siano i tanti giovani che frequentano il nostro Conservatorio, il Coro delle voci bianche: un messaggio a tutto il mondo riunito per il G7, per rompere il muro di paura che si sta diffondendo in tutta Europa”.

Si terrà anche una ‘riunione‘ a Palermo di tutti i Conservatori del Mediterraneo. “Tutte le istituzioni di formazione musicale dal Magreb alla Turchia”, per dare vita ad una nuova rinascita all’insegna della multiculturalità.

Il concerto sarà gratuito, con artisti giovani e meno giovani; un evento “prodromico alla riunione di tutti i Conservatori del Mediterraneo, un’idea fissa, per far camminare insieme i giovani di Palermo e del bacino meridionale”. Inclusione, multiculturalità e coinvolgimento, appunto.

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