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Il caso

Dai giochi alle scartoffie, l’asilo di Palazzo Palagonia lascia spazio alla Direzione Generale del Comune

lunedì 9 Settembre 2024
Spazio ZeroTre, Palazzo Palagonia, Palermo

L’asilo sparisce. Al suo posto ci saranno gli uffici della Direzione Generale del Comune di Palermo. Chiude lo SpazioInsieme ZeroTre di Palazzo Palagonia. Uno spazio ludico-ricreativo dedicato ai bambini della Kalsa. Nato nel 2017, negli anni è diventato punto di riferimento per decine di famiglie dell’area della I Circoscrizione. Ora però si pone il problema visto che la struttura storica nei pressi di piazza Marina ospita da alcuni mesi la sede istituzionale del primo cittadino, complice la chiusura forzata di Palazzo delle Aquile. E alcuni uffici hanno chiesto di essere trasferiti in sede per stare vicini al sindaco.

Lo SpazioInsieme ZeroTre sospende il servizio

Fra questi rientra anche quello del nuovo direttore generale Eugenio Ceglia. Fatto che sostanzialmente determinerà la sospensione dei servizi offerti dallo SpazioInsieme ZeroTre. E al momento non c’è nemmeno una sede alternativa dove trasferire bambini e maestre. Dal mondo delle opposizioni c’è stata una levata di scudi. Nella riunione di venerdì 6 settembre, diversi esponenti del centrosinistra hanno chiesto al sindaco Roberto Lagalla di salvare il servizio. Ciò attraverso l’inserimento del progetto fra le pieghe dell’avanzo vincolato. Una manovra che passa anche dalla ricerca di una nuova struttura, reperita nei locali dell‘ex museo di via Alloro. Da capire cosa deciderà di fare l’assessorato alla Scuola diretto da Aristide Tamajo. In attesa di ciò, gli scatoloni e le scartoffie comunali prenderanno il posto di giochi ed attrezzature ludiche.

Le opposizioni: “Scelta sbagliata”

In un comunicato congiunto, le opposizioni in Consiglio Comunale manifestano tutte le loro perplessità sulla decisione presa. “Grazie alla protesta dei genitori delle bambine e dei bambini privati del servizio educativo spazio 03 Palagonia, abbiamo appreso che il sindaco da un lato nega la possibilità che il servizio venga mantenuto nella stessa sede, come invece è opportuno che accada, e dall’altro che ha preso in considerazione la proposta delle opposizioni di avviarne uno all’ex Museo della scuola per limitare i danni alle famiglie, ai bambini e alle bambine vittime di una scelta sbagliata“.

Ribadiamo che riteniamo sbagliata la scelta di chiudere un servizio educativo per la prima infanzia, a maggior ragione vista la penuria a Palermo di altre opportunità e che, se l’idea era quella di trasferirlo altrove, prima andava aperto il nuovo spazio e solo poi si sarebbe dovuto chiudere quello vecchio – sottolineano gli esponenti di PD, M5S, “Oso”, AVS e Gruppo Misto -. Invitiamo nuovamente con forza l’amministrazione Lagalla a tornare sui propri passi, rimettendo in funzione lo spazio per i bambini e le bambine a Palazzo Palagonia, a tutti gli effetti uno spazio adatto all’infanzia e ritenuti persino un’eccellenza da chi lo ha frequentato. Lo chiediamo con forza affinché si eviti di mandare un messaggio tanto sbagliato quanto sconfortante, come sarebbe quello di una amministrazione che pensa prima a se stessa e dopo ai bambini e alle bambine”.

L’assessore Tamajo: “Priorità agli asili nido, ci scusiamo per il disservizio”

Di diverso avviso è l’assessore alla Scuola Aristide Tamajo. “In merito alle notizie circolate sulla stampa riguardo al Centro per Bambini e Famiglie “Spazio Insieme Zero 3” di vicolo Palagonia all’Alloro ci tengo, a nome di tutta l’Amministrazione, a fare chiarezza: il centro – dove i genitori trascorrono con i loro figli alcune ore mattutine o pomeridiane, svolgendo attività insieme al nostro personale educatore – a differenza di quanto è stato detto, non è stato chiuso per fare spazio ad uffici del Comune di Palermo. La nostra città ha estremamente bisogno di asili nido per supportare le famiglie – in particolar modo le donne – nella loro esigenza di conciliare lavoro e vita familiare“.

Non lo dico io, come assessore o privato cittadino: sono i numeri a parlare, le domande di iscrizione che ogni anno arrivano ai nostri uffici, le liste d’attesa dei genitori che non riescono a ottenere un posto nei servizi pubblici, e che si trovano a dover scegliere se cercare un impiego o se restare a casa per accudire i figli. “Per questa ragione, priorità massima della nostra Amministrazione è stata ed è tutt’ora l’apertura di questi servizi educativi fondamentali – aggiunge Aristide Tamajo -. Stamattina abbiamo inaugurato un asilo nido a Danisinni e tra pochi giorni apriremo il nido Mimosa a Pallavicino“.

L’apertura di questi due nidi è stata possibile grazie all’impiego del personale del Centro per bambini e famiglie. Non si discute del fatto che il Centro rappresenti un servizio pregevole e di qualità – e di questa esperienza non intendiamo privare nel futuro la città – ma si tratta a tutti gli effetti di un servizio integrativo, accessorio, rispetto a quello prioritario offerto dagli asili nido. Per questa ragione – chiarisce l’esponente di Forza Italia -, nel momento di prendere una decisione – a fronte della grave carenza di personale del Comune – abbiamo deciso di privilegiare gli asili nido. Colgo l’occasione per scusarmi personalmente con le famiglie che hanno iscritto i loro bambini al Cbf per il disservizio creato“.

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