Era già apparso evidente sul finire del 2023 che l’intesa “sbocciata” all’Ars tra Pd e Sud chiama Nord (insieme al M5S) non era andata giù ai dem dello Stretto, soprattutto se foriera di future alleanze elettorali. In un primo comunicato i Pd messinesi dissero chiaro e tondo: #maiconcateno (QUI) Le trattative però a Palermo sono andate avanti eccome e l’intesa sta portando, stando alle indiscrezioni anche ad un quadro che vedrebbe il delfino di De Luca Danilo Lo Giudice ospite in lista Pd alle Europee e un altro De Luca, Antonio capogruppo Ars dei 5stelle candidato alla Città Metropolitana di Messina (QUI). La conferenza stampa di ieri all’Ars del Pd non ha smentito affatto l’accordo in chiave elettorale ben al di là dell’opposizione antischifaniana.
REPETITA IUVANT
Ecco perché, dicono i dem di Messina, “repetita iuvant” e hanno ribadito: noi siamo incompatibili con De Luca. Anzi è lui che è incompatibile con il Pd.
ATTENTI ALL’EQUIVOCO
“La conferenza stampa del Gruppo Parlamentare del PD all’ARS rischia di tenere in piedi un equivoco che nuoce al Partito Democratico e alla prospettiva di costruire un’alternativa al Governo Schifani- scrive il coordinamento provinciale Pd- Bene hanno fatto i nostri parlamentari regionali a lavorare di concerto con le altre forze di opposizione di Assemblea Regionale per far emergere contraddizioni ed inadeguatezze del Governo delle destre siciliane. Altra cosa però è immaginare percorsi politici comuni, senza per altro alcun dibattito negli organismi preposti alla definizione della linea politica e delle alleanze, con chi ha rappresentato e rappresenta altro rispetto al centro-sinistra e al campo progressista”.
Sì a intese tecniche quindi ma non a matrimoni a lunga scadenza men che mai a spese del Pd. E soprattutto no a ingressi nella lista Pd per le Europee di un deluchiano.
CATENO INCOMPATIBILE COL PD
“Cateno De Luca, e le forze politiche in cui ha militato, sostenuto e con le quali è stato candidato (MPA, UDC, Forza Italia), e quelle che ha fondato da Sicilia Vera a Sud Chiama Nord, si sono sempre stabilmente collocate nel centro-destra- prosegue il Pd- È quello il suo campo, sono quelli i suoi valori. A ciò si aggiungano i comportamenti, gli atteggiamenti, le prese di posizioni e la presenza social di questi anni che tutto raccontano fuorché di un interlocutore possibile per il PD ed il centro-sinistra: più volte criticati e dileggiati con volgarità”.
NO A SCORCIATOIE
Quindi un avviso ai naviganti del partito regionale volto a non “sottovalutare” le strategie ed il modus operandi di Cateno De Luca che invece i dem di Messina e provincia conoscono in modo più approfondito. Il Pd messinese è consapevole che serve un’alternativa al centro destra e che restare minoritari non è un bene, ma invita a non cercare scorciatoie: “se il PD e le forze progressiste vogliono tornare a vincere, a livello regionale e nei territori, recuperino la propria identità e costruiscano un progetto che sappia parlare alle siciliane e ai siciliani”.