“Emerge con chiarezza dopo il voto in consiglio comunale che questa amministrazione ha il sostegno di due partiti: uno è Forza Italia, l’altro è il partito che definirei del gettone di presenza, di chi pensa che proseguendo il mandato avrà uno stipendio“. Il giorno dopo la mancata sfiducia al sindaco Renato Accorinti, il coordinatore nazionale dei Centristi per l’Europa, l’ex ministro Gianpiero D’Alia, torna all’attacco sul caso Messina. E lo fa in una conferenza stampa insieme ai consiglieri comunali del gruppo dei Centristi nel Salone delle Bandiere del Comune. “Oggi – prosegue D’Alia – chi ha deciso che questa amministrazione deve andar avanti la deve sostenere fino alla fine del mandato. Altrimenti la discussione fatta in consiglio comunale è stata una farsa. Questi consiglieri comunali ora siano il supporto del sindaco. Siamo convinti purtroppo che l’amministrazione continuerà con provvedimenti ‘annuncio’ che non hanno concretezza amministrativa e abbia aperto la sua campagna elettorale. I nostri consiglieri non voteranno questi provvedimenti, ma inizieremo anche noi una campagna elettorale con delle proposte per la città“.
“La situazione che noi viviamo viene dalla crisi dei partiti, quindi la risposta alternativa a chi ci governa non potrà venire dai partiti, ma da movimenti civici che noi stimoleremo e che vorranno impegnarsi. Non credo – prosegue – che questa amministrazione si sia rafforzata perché dovrà ingaggiare una trattativa politica al ribasso con quei due partiti che l’hanno appoggiata per restare in sella. Io al posto di Accorinti mi sarei dimesso se convinto della mia forza elettorale“.
D’altronde continuano senza tregua le fibrillazioni in seno alla giunta comunale della città dello Stretto. Oggi l’addio ad Accorinti è quello dell’assessora alla Cultura Daniela Ursino che ha rassegnato le sue dimissioni. Era stata nominata nel maggio scorso insieme a Luca Eller, che si è dimesso anche lui qualche settimana fa. “Avverto lo stesso disagio di Eller – spiega Ursino – nello stare in un’amministrazione che sta assumendo toni sempre più vicini ad una certa politica che non mi rappresenta e in cui non mi identifico“. Il sindaco Renato Accorinti nelle prossime ore dovrà nominare i nuovi assessori al bilancio e alla cultura. Visto che la mozione di sfiducia nei suoi confronti non è passata e dovrà restare sindaco fino a giugno 2018, dovrà presentare il programma per i prossimi mesi. Il primo cittadino lo farà domani in una conferenza stampa presentando i provvedimenti per rilanciare l’azione amministrativa. Nel frattempo, sono in atto spaccature in Fi e Pd, partiti divisi al loro interno per la sfiducia al sindaco. Il capogruppo del Partito Democratico Antonella Russo ha votato per la sfiducia e ha incassato l’appoggio del commissario del partito Ernesto Carbone, ma si è incrinato il rapporto con gli altri tre consiglieri Dem che hanno votato contro la mozione. In Forza Italia Giuseppe Trischitta, che ha votato la sfiducia, ha accusato gli esponenti di Grande Sud e Fi che fanno capo a Genovese di aver stretto un patto con il sindaco per astenersi in aula.