Il progetto del cimitero da realizzare a Ciaculli risale al 2007, ben 13 anni or sono.
Nel 2012 viene inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del comune di Palermo, ma senza un euro di finanziamento.
Dallo stesso piano triennale viene successivamente cancellato perché si ipotizza l’affidamento per la sua realizzazione ad un gruppo formato da imprese e cooperative che avrebbe dovuto operare con fondi propri ottenendo poi la concessione per la gestione.
Fra trattative, stalli, richieste di somme ritenute eccessive per l’utilizzo delle sepolture e quanto altro trascorrono circa sette anni fino a quando il gruppo di imprese rinuncia e la palla ritorna al Comune.
Ad oggi il progetto è fornito di tutti i pareri e le autorizzazioni, esiste un finanziamento di 15 milioni. sufficiente per realizzare un primo lotto funzionale ed è possibile ricorrere a procedure di legge straordinarie per l’occupazione dei suoli, trattandosi di opera pubblica urgente ed indispensabile. Per indire la gara di appalto manca solo il progetto definitivo.
Quanto sopra riguarda i sogni mentre la realtà ci riporta al cimitero dei Rotoli dove l‘impianto di cremazione non funziona, scandalosamente, da mesi ed il tempio crematorio attende chissà cosa. Per questa opera, sembrerebbe impossibile ma è vero, è stato contratto un mutuo già interamente pagato con la Cassa depositi e prestiti e la gara di appalto è stata indetta dopo quattro anni cioè nel marzo del 2020! Ovviamente i lavori non sono iniziati.
Per quanto invece riguarda il crematorio esistente non ci sono notizie confortanti sul procedere degli eventi tranne quella della ricerca di un impianto provvisorio “mobile” da usare temporaneamente. L’idea sembrerebbe buona se non ci fosse un “marginale” problema e cioè che l’unico impianto di questo genere di cui si abbia notizia era in dotazione alle truppe statunitensi durante la guerra del golfo.
Potremmo parlarne con i marines americani!
Chissà se magari il bobcat ha ripreso a funzionare!
In compenso viene data con molta enfasi la notizia dell’idea di un tunnel sotterraneo che dovrebbe unire il porto ad uno svincolo autostradale, da realizzare in 10 o 15 anni al costo di oltre un miliardo di euro che ovviamente non esistono, mentre pare che ci siano 1.2 milioni di euro per saldare le prevedibili parcelle relative allo “ studio di fattibilità “.
Come si può facilmente comprendere il Ponte sullo Stretto fa scuola !
Forse sarebbe più semplice sistemare il Ponte Corleone ma tra una bega e l’altra le cose rimangono come sono.
E’ deprimente osservare ogni giorno il totale disinteresse della amministrazione per tutto quello che concretamente riguarda la vita ordinaria della città ed il benessere dei cittadini e, contemporaneamente, ascoltare roboanti annunci di improbabili grandi progetti per un futuro che non si vede all’Orizzonte.
Penso che se dovessi fare un patto con Mefistofele non chiederei in cambio dell’anima l’accesso alla conoscenza come il dottor Faust, ma solo la possibilità di vedere realizzati il ponte sullo Stretto di Messina ed il tunnel sotto la città di Palermo, per essere infine sepolto nel cimitero di Ciaculli. In pratica la vita eterna!