I giudici d’appello della Corte dei Conti presieduti da Giuseppe Aloisio hanno ribaltato la sentenza di primo grado e assolvendo il sindaco Leoluca Orlando e alcuni assessori o ex assessori della sua giunta dall’accusa di danno erariale; non dovranno versare 12.500 euro ciascuno. La vicenda è legata all’indennità che andava riconosciuto ai dipendenti per l’uso del computer.
“Ancora prima ancora della pronunzia di condanna, – si legge nella sentenza – l’amministrazione aveva provveduto a recuperare una somma ben maggiore di quella contestata e, ancor di più, rispetto a quella comminata”.
L’azione della Procura contabile era stata correttamente avviata, ma “il recupero dell’ipotizzato danno erariale” ha chiuso la faccenda. Sono stati assolti Leoluca Orlando, difeso dall’avvocato Massimiliano Mangano, l’ex vice sindaco Cesare Lapiana, gli assessori Francesco Giambrone, Giuseppe Barbera, Agata Bazzi, i membri del collegio dei revisori Antonino Maraventano, Fulvio Coticchio e Francesco Vetrano. C’è chi aveva chiuso la vicenda in abbreviato, pagando 6000 euro ciascuno, Sergio Pollicita, dirigente dell’ufficio sviluppo organizzativo del Comune di Palermo, l’assessore Giusto Catania, gli ex assessori Agnese Ciulla e Barbara Evola e il segretario generale Fabrizio Dall’Acqua.