Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, conferma la sua linea dura nella situazione riguardante la gestione del personale di Palazzo Zanca e prosegue il braccio di ferro con i sindacati. “A Messina ad agosto c’erano 700 persone in ferie. Bisogna smetterla di ostinarsi a tutelare chi il lavoro ce l’ha – ha detto De Luca – e soprattutto spero che la finiscano di portare avanti una visione “comunista”, senza offesa per i veri comunisti, dove se si dà un euro lo si deve dare a tutti e si offendono quelli che non sono stati meritevoli di avere delle risorse”.
Poi l’affondo: “Qui si sono rubati i soldi negli ultimi 10 anni, l’ho detto, l’ho denunciato e lo confermo. “Rubare” significa che si prendono i soldi dei contribuenti, e si distribuiscono a pioggia. Tutti produttivi, con indennità di responsabilità a tutti. Se si vuole discutere con me di fatti e di criteri di meritocrazia sono a disposizione, se qualcuno vuole massacrare le casse pubbliche con me saranno scintille”.
“Alcuni impiegati comunali – conclude De Luca – cincischiano e purtroppo ragionano così: non fanno una determina fino a quando non ti incazzi e li prendi metaforicamente a calci in culo. Ed io sarei esagerato nelle mie esternazioni?”.