Archiviata la parentesi politica in Brianza, Cateno De Luca riprende le fila della contesa politica in Sicilia e il sindaco di Taormina rilancia subito la sfida al governo regionale. Dalla Perla dello Ionio, il leader di Sud chiama Nord parte, in particolare, all’assalto delle vicende del Teatro Antico e stavolta si va oltre la questione dei grandi eventi e degli spettacoli nel periodo luglio-agosto.
De Luca alza l’asticella e pensa in grande: candida Taormina per la gestione dei servizi aggiuntivi del Teatro Antico. Parte il tentativo per provare ad ottenere dalla Regione “le chiavi” del bene che da tempo è oggetto di forti scontri tra le parti. Nel 2020 dovrebbe tenersi la gara riguardante i servizi non soltanto a Taormina e nella provincia di Messina ma nei vari lotti siciliani dei territori dove si trovano siti archeologici. Si tratta di una procedura pubblica rinviata già a suo tempo per via del biennio di emergenza sanitaria Covid e che dovrebbe essere indetta ed espletata il prossimo anno. Sino a questo momento la gestione a cura di privati è andata avanti attraverso una relativa proroga. E in vista di quell’appuntamento De Luca fa sapere che il Comune si farà trovare pronto a farsi avanti con la sua proposta di gestione del Teatro Antico. Ciò con un’iniziativa che passerebbe dalla costituenda “Fondazione Taormina in The World”, l’ente che il Comune intende rendere operativo dal prossimo gennaio.
“Taormina in The World” è l’ambizioso progetto lanciato da De Luca già a Venezia, nella sua recente partecipazione al Better World Fund, alla presenza dell’esperto del sindaco per la valorizzazione e internazionalizzazione del Brand Taormina, Valentina Quinn e dell’assessore al Turismo, Jonathan Sferra.
Chiusa l’esperienza trentennale nella Fondazione Taormina Arte, ora il Comune guarda al nuovo progetto e tra gli obiettivi messi nel mirino da De Luca spunta anche il tentativo di arrivare all’affidamento dei servizi aggiuntivi del Teatro Antico. “Il monumento più importante della Città, appartiene ai taorminesi”, ha evidenziato De Luca, pronto a provarci attraverso la nascita di quella che ha definito “una Fondazione di comunità”.
La strategia, insomma, mirerebbe a stoppare l’affidamento del Teatro Antico ancora una volta ai privati e a mettere all’attenzione della Regione l’opportunità di affidarsi ad una differente gestione. “E’ quello che in passato avrebbe potuto fare anche TaoArte, dalla quale siamo definitivamente usciti e che per noi rappresenta ormai un capitolo chiuso, con la relativa operatività della nostra volontà che avverrà dall’inizio del 2024 come la Regione ha già confermato”, ha spiegato il primo cittadino.
Si va verso un altro fronte della contesa tra Comune di Taormina e Regione Siciliana, e sul Teatro Antico ora De Luca è già pronto a tornare alla carica per sollecitare il diritto ad una percentuale in favore del Comune sugli incassi dei grandi eventi, che ad oggi vanno interamente ai management privati. Sulla questione del possibile stop agli spettacoli in piena estate, infine, si va verso un’intesa, con Taormina che mollerà la presa sul mese di luglio se verrà accolta la richiesta di lasciare libero il sito archeologico nel mese di agosto, quando la Perla dello Ionio è già piena di tanti turisti provenienti da tutto il mondo.