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L'intervista

De Luca scalda i motori per “Ti Amo Sicilia”: “No all’opposizione di professione. La Vardera? Mi ha preso come modello”

martedì 4 Marzo 2025

Parte ufficialmente il conto alla rovescia. Tra due settimane esatte Cateno De Luca presenterà il suo nuovo progetto politico, “Ti Amo Sicilia”. Non si tratta di un addio alla sua creatura, Sud Chiama Nord, che ha provato a distinguersi con successo nelle Regionali del 2022 e con maggiori difficoltà nelle Europee dello scorso giugno, ma di una nuova visione della politica e un nuovo metodo di agire. Una metamorfosi, così come definita dal sindaco di Taormina, che prenderà ufficialmente forma dal 18 marzo, ma che ha iniziato a tracciare la propria strada circa un mese fa, con la convention svoltasi a Palermo al San Paolo Palace. L’inizio di una nuova fase più propensa al dialogo e al confronto con la maggioranza di governo, pur restando all’opposizione, distaccandosi così dai compagni di banco del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle e mettendo alle spalle l’ormai lontano ricordo di un vasto campo largo.

La nuova vita di De Luca verrà inaugurata al Palazzo dei Congressi di Taormina, proprio in occasione del suo cinquantatreesimo compleanno. Non ci sarà la partecipazione della stampa, né dirette social. Un momento di confronto e di unione. Una festa, se così si può definire, strettamente riservata, per presentare il manifesto valoriale e il programma delle attività del triennio 2025-2027 del “Centro Studi Ti Amo Sicilia”.

E’ uno strumento che contrassegna la mia metamorfosi“. Ha dichiarato il deputato regionale che ha aggiunto: “Lascio la politica di partito. Voglio dedicarmi allo studio, alla risoluzione e alla soluzione delle problematiche che caratterizzano la nostra terra e lo faccio confrontandomi con tutti i soggetti in campo: il mondo politico, tutta la politica siciliana, imprenditoriale e anche le giovani generazioni, che hanno la necessità di comprendere come gira il mondo in Sicilia, perché non gira o gira ad una certa velocità“.

L’obiettivo principale del Centro Studi è molto ambizioso: frenare la fuga di cervelli.Lavoreremo affinché si individuino delle soluzioni per rallentare nel tempo questo fenomeno e lo si può fare soltanto coinvolgendo gli stessi cervelli che tendono ad andare via“. Un’attenzione particolare sarà così dedicate ai giovani e in particolar modo per “coinvolgerli già nell’analisi del sistema e nell’abituarli alla ricerca di una soluzione. Sarà un percorso con una scuola di formazione più amministrativa che politica. Nozioni e dottrine le lasciamo a chi istituzionalmente ne è deputato. Noi invece metteremo in pratica quella che è la nostra esperienza di vita nella di pubblica amministrazione. Soluzioni pratiche partendo da come funziona il sistema, oltre poi ad un percorso che riguarderà le esperienze all’interno del mondo dell’impresa. Una sintesi sinergica degli elementi che condizionano il nostro vivere in Sicilia, o il nostro non vivere, dipende dai punti di vista“.

Per perseguire tale percorso, però, De Luca ha presentato le dimissioni da segretario politico di Sud Chiama Nord, pur restandone legato, ma con in un’altra posizione, lasciando le redini in mano a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli. Dunque cosa ci sarà di diverso o di nuovo?Sto facendo una nuova cosa e non una nuova casa. Sud Chiama Nord resta il mio riferimento politico. Per questo nuovo percorso devo essere un soggetto che senza pregiudizio e senza interesse di parte politica si inserisce in un contesto con un’innovatività che serve a tutto il sistema e che riguarda anche quella che è la nostra posizione all’interno del Parlamento siciliano. Siamo opposizione e rimaniamo opposizione – ha spiegato De Luca – ma dall’opposizione vogliamo spendere il nostro tempo per provare a suggerire alla maggioranza provvedimenti di buon senso, che è quello che siamo riusciti a fare. Questo presuppone che completeremo la legislatura in questa posizione, ma non utilizzeremo il nostro tempo per non far fare le cose alla maggioranza, ma per portare avanti la nostra visione strategica. Questo, oggi, è l’approccio che ci differenzia dagli altri. Non facciamo parte di quelli che fanno gli oppositori di professione all’esterno per darsi sempre un tono o per continuare a rimanere a vita in Parlamento perché fa comodo. Il pericolo che quello che sostieni possa poi rivelarsi impraticabile o inutile non arriverà mai perché tanto non lavorerai mai per andare in maggioranza. Questo è un elemento che caratterizza molto il PD e una parte del M5S: opposizione dura e pura per continuare a stare all’opposizione perché è bello, non si fatica e soprattutto si ha sempre ragione“.

L’inizio del 2025 è stato un momento di nuove vedute non solo per De Luca, ma anche per altri protagonisti della politica siciliana. E tra questi proprio una vecchia conoscenza del sindaco di Taormina: Ismaele La Vardera. Dopo il meditato divorzio da Sud Chiama Nord, l’ex Iena ha dato vita a “Controcorrente”, gruppo civico che mira a rappresentare un’alternativa all’attuale governo di centrodestra. “Sono felice di quello che sta facendo La Vardera – ha dichiarato – perché un po’ sta scimmiottando quello che io ho fatto nel 2007. Quando vieni preso a modello puoi essere orgoglioso. Gli ho fatto i miei migliori auguri e si renderà conto cosa significa costruire e cosa significa organizzare, investire e avere la responsabilità di una squadra sulla propria pelle. Gli auguro che tutta questa esperienza che lui vivrà lo possa porre in una posizione di costruttore. Piuttosto che fare l’oppositore a fondo perduto io in questo momento preferisco fare l’architetto e il costruttore di cose importanti“.

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