Cateno De Luca recapita un “siluro” ai potenziali alleati della sinistra in vista dell’eventuale costruzione di un futuro fronte alleato in Sicilia in contrapposizione al centrodestra. Il sindaco di Taormina, in questo caso nel suo ruolo di leader di Sud chiama Nord, non arretra di un millimetro sulla volontà di porre la sua candidatura alla presidenza della Regione e ritentare l’assalto alla prima poltrona di Palazzo d’Orleans. De Luca lo ricorda in termini nuovamente chiari con un monito significativo al Partito Democratico e ai 5 Stelle, a margine di alcuni giorni trascorsi nella capitale.
A Roma, il leader di Sud chiama Nord ha cercato, ancora una volta, di capire se ci sono le condizioni per un’alleanza o se, invece, le strade con i principali partiti del centrosinistra in Sicilia sono destinate a rimanere divise anche nei futuri appuntamenti politici ed elettorali.
“Ho avuto un pranzo romano con una “lady x” e mi è stato detto che non posso continuare a rimanere politicamente da solo perché mi logoro inutilmente mentre, a detta di questa esponente della sinistra, potrei essere utile ad amministrare non solo in Sicilia. In effetti, ho fatto sapere che non vedo tutti questi “Maradona” della buona amministrazione. Mi è stata fatta una proposta ma mi è stato, soprattutto, riferito di, anzi mi è giunta “assicurazione” che “parte del Pd farà di tutto per farmi rinunciare con veti e colpi bassi” mentre una parte di 5 Stelle “è affetta da invidia acuta e non sosterrà mai De Luca”. Io nel frattempo ci rifletterò. Comunque non consentirò a nessuno di cucinarmi a fuoco lento”.
De Luca, insomma, manda un messaggio ai democratici e ai pentastellati, ribadendo la sua road map. Il sindaco di Taormina vuole andare alle primarie e misurarsi con i candidati degli altri partiti del centrosinistra, tuttavia in questa fase alle prese con un campo largo che è stato dilaniato dalla “faida” politica tra Renzi e Conte e rende molto complicata la prospettiva di una coalizione che possa essere competitiva nella sfida al centrodestra. Una situazione che vale a Roma ma si riflette anche su Palermo, con il Partito Democratico che vuole esprimere un suo candidato, i 5 Stelle che vogliono fare la stessa cosa e De Luca, con Sud chiama Nord, che non prende in considerazione alternative alla sua candidatura e ha già bollato come “perdente” il centrosinistra se dovesse mettere in campo un altro candidato nella corsa a Palazzo d’Orleans.
De Luca continua ad avere la netta sensazione che, in particolare, che Pd e 5 Stelle possano trovare alla fine la quadra su “un nome calato da Roma sei mesi prima del voto”, e non vuole farsi trovare impreparato a questa eventualità. E’ la sua previsione, anticipata già nella campagna elettorale per le recenti Europee, quando aggiunse poi che “quel candidato verrebbe qui a perdere”.
E così il leader di Sud chiama Nord non intende aspettare in eterno gli esiti dei “travagli” politici che si registrano a sinistra. De Luca potrebbe rompere gli indugi e lanciarsi in una nuova corsa solitaria verso le future Regionali, come avvenne nel lontano 2012 con Sicilia Vera ma in particolare poi nel 2022 quando ottenne il 24% con il suo movimento “Sud chiama Nord”, riuscendo nel contesto di quell’election day di settembre anche a far eleggere alle Politiche due parlamentari a Roma.