Fitta agenda di appuntamenti a Palermo per il ministro dello sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio, che oggi e domani incontrerà lavoratori e imprenditori per affrontare alcune vertenze storiche e per parlare dei problemi vissuti dalle imprese che operano in un contesto difficile come quello siciliano.
Prima tappa a Corleone dove alle 17.30, prima del comizio in favore del candidato sindaco del M5S, incontrerà i lavoratori del Pastificio Rinascita Corleonese, azienda che gestisce alcuni beni confiscati alla mafia.
La vicenda degli Asu è sicuramente una delle più rilevanti, visto il considerevole numero di soggetti coinvolti e la sua lunga durata. Si tratta di circa 5.000 persone che da quasi 20 anni lavorano alle dipendenze di enti pubblici e del privato sociale in condizioni di precarietà, percependo un sussidio mensile di poco superiore ai 500 euro. Di Maio, insieme al leader siciliano del M5S Gian Carlo Cancelleri, ne parlerà nel corso di un incontro privato con una delegazione di sindacalisti dell’Ale Ugl Sicilia composta dai coordinatori regionali Vito Sardo e Mario Mingrino. L’obiettivo è quello della stabilizzazione.
L’altra grande questione è quella del Cantiere navale di Palermo. Un polo produttivo in crisi da decenni a causa del costante e graduale disinvestimento di Fincantieri, l’azienda partecipata dallo Stato Italiano, e della mancata realizzazione di opere e infrastrutture di riqualificazione da parte della Regione. Qui oggi tra i lavoratori diretti e quelli dell’indotto lavorano circa 1.000 persone. Solo qualche anno fa erano 4.000. Gli operai e i sindacati domani alle 11.00 chiederanno al ministro impegni concreti per il rilancio del Cantiere palermitano.
La missione di Di Maio si concluderà nello stabilimento dell’azienda Contorno, storica impresa che opera nel settore delle conserve della tradizione culinaria siciliana, per un incontro con gli imprenditori locali.