Alessio Dionisi è stato sollevato dall’incarico. La società rosanero ha annunciato questa mattina l’addio del tecnico: “Il Palermo FC comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore della Prima Squadra Alessio Dionisi. A Dionisi e al suo staff un ringraziamento per il lavoro svolto e il miglior in bocca al lupo per il prosieguo della carriera sportiva da parte del City Football Group, del presidente Mirri e di tutta la famiglia rosanero“.
A circa un mese dal termine della stagione del Palermo, il club rosa potrà così accogliere il suo nuovo timoniere. Dopo una lunga trattiva Filippo Inzaghi approda nel capoluogo siciliano con un compito complicato e dal sapore intrigante: far rivivere la piazza e riportare il Palermo in serie A.
La parentesi Dionisi è durata appena un anno. Un’annata sfortunata per l’ex Sassuolo e un epilogo decisamente diverso da quello immaginato dalla società, quando lo scorso giugno portò alla propria corte il tecnico toscano, accompagnato dal nuovo ds De Sanctis, poi sostituito in corsa da Carlo Osti, confermato nel suo ruolo nelle scorse ore (CLICCA QUI). Di acqua sotto i ponti ne è passata. I sogni e le ambizioni non sono cambiati, ma per raggiungerli i rosa dovranno affidarsi totalmente nelle mani di un nuovo condottiero. Il prescelto è stato Pippo Inzaghi. Un interesse talmente forte, quello del club di viale del Fante, da convincere la società a versare nelle casse del Pisa un indennizzo economico di circa 900mila euro, pur di liberare il tecnico e accaparrarselo.
Per l’ex bandiera e stella del Milan una carriera da attaccante come pochi. Bomber scaltro e inarrestabile, SuperPippo conosce molto bene il peso di piazze affamate, critiche e sognatrici. Palcoscenici di prestigio non sono di certo mancati, tra coppe europee e le competizioni con la maglia azzurra della Nazionale. Poi il cambio di fronte, con il ritiro e l’inizio di una vita nuova da allenatore. Le esperienze in serie A con Bologna, Benevento e Salernitana non si sono chiuse nel migliore dei modi, ma il suo storico in serie B dice tutt’altro. Due promozioni centrate, di cui una proprio con i campani nel 2020 e una nell’ultima stagione con il Pisa. Da annoverare anche i due campionati più che convincenti con il Venezia (dalla Lega Pro alla B nel 2016 e un ottimo quinto posto in cadetteria l’anno dopo) e con la Reggina (in corsa, per larga parte della stagione, per la promozione, ma costretta a tirare il freno a mano a causa di problemi societari che l’hanno condotta poco dopo al fallimento).
Sistema di gioco duttile, modellabile e versatile, tenendo fortemente conto delle caratteristiche tecnico-tattiche degli uomini a disposizione. Niente integralismi dunque per Inzaghi che nel corso del ritiro a Chatillon, in Valle d’Aosta, valuterà ogni singolo giocatore in rosa, anche chi rientrerà dai prestiti. Nessuno, se non qualche eccezione, dovrà ritenersi certo del proprio “posto fisso”. A parlare saranno le settimane che seguiranno, determinanti per il futuro della prossima stagione. Conferme, partenze e nuove richieste: il calciomercato del Palermo può finalmente scaldare i motori, in attesa del via ufficiale, fissato per il 1° luglio.
Inzaghi è così il quarto allenatore in quattro stagioni per il City Group. Sarà finalmente quello giusto, su cui poter iniziare una nuova fase di programmazione?