«È avvenuto quel disastro che nelle ultime settimane avevamo paventato: Ryanair abbandona l’aeroporto di Birgi, condannando a morte il turismo e l’intera economia della nostra provincia». Questo l’allarme lanciato da Antonella Milazzo, Segretaria del Circolo Partito Democratico di Marsala.
«Il PD – prosegue – per anni ha lavorato per metterlo in sicurezza, trasferendo, con la legge di stabilità 2017, agli aeroporti di Birgi e Comiso, 5 milioni e mezzo di euro nel 2017, 6 milioni nel 2018 e 6 milioni e mezzo per il 2019 ed ulteriori 5 milioni di euro per la ricapitalizzazione di Birgi, e garantendo la stabilità e la salvaguardia degli aeroporti minori. Si poteva così puntare in tempi ragionevoli a superare i due milioni di passeggeri, con un impulso straordinario per l’incremento turistico.
La lentezza del Governo Musumeci nella nomina del Consiglio di Amministrazione e nella gestione della crisi ha prodotto il disastro, annegando in un mare di promesse e chiacchiere quella che è l’infrastruttura vitale del nostro territorio. Il danno è fatto, la stagione estiva 2018 irrimediabilmente perduta, e con essa le prospettive di lavoro per chi su di essa aveva puntato con i propri investimenti. Una ferita profonda che mi auguro si possa rimarginare prima che muoia quell’embrione di sviluppo, prima che le nostre bellezze scompaiano nuovamente dal ventaglio delle mete turistiche, bruciando gli anni di lavoro che le avevano fatte conoscere al mondo intero. Continueremo a vigilare ed a incalzare il Governo regionale affinché provi a riparare, almeno in parte, a un danno che rischia di far fare alla nostra provincia un terribile passo indietro».
Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Sergio Tancredi, invoca gli “aiuti di stato per salvare Airgest, i posti di lavoro e l’economia del territorio che deriva dal traffico aereo dell’aeroporto Civile Vincenzo Florio Di Trapani-Birgi”.
Tancredi è primo firmatario di una mozione del gruppo parlamentare M5S all’Ars che rivolgendosi al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore Armao impegna il governo a proporre le norme a supporto di una strategia di bilancio utile non solo a salvare Airgest, ma soprattutto a rilanciarla e metterla a regime.
“Inutile parlare dello sfascio provocato da una gestione dissennata che avevamo più volte denunciato – spiega Tancredi – ci interessano piuttosto le soluzioni. Musumeci attivi tutti i meccanismi per chiedere gli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree, programmabili fino al 2024 per finanziare il costo delle attività dell’aeroporto per superare i problemi gravi di liquidità generati dal basso livello delle entrate e del capitale attuale e per indirizzare l’aeroporto alla integrale copertura dei costi di esercizio nel medio e lungo termine”.
“Occorre valutare subito un vero e proprio “salvataggio” di AIRGEST SpA – spiega Tancredi – facendo anche riferimento alla prassi recentemente seguita dalla Regione Marche per Aerdorica SpA, società di gestione dell’Aeroporto di Ancona, con l’Aiuto di Stato notificato dall’Italia la scorsa primavera. Tale intervento è stato autorizzato tempestivamente dalla Commissione Europea pochi mesi dopo. L’autorizzazione in oggetto, riguardava un prestito della Regione Marche di 7,28 milioni di euro con scadenza a sei mesi e un tasso d’interesse pari al tasso di riferimento maggiorato di 400 punti base. La Regione Marche, ha però programmato aiuti per il salvataggio e per la ristrutturazione dell’aeroporto con una legge regionale, prevedendo la ricapitalizzazione della società fino a 20 milioni di euro, da utilizzare in parte per rimborsare proprio il prestito di salvataggio. Stessa identica cosa – conclude Tancredi – dovrebbe fare la Regione Siciliana”.
“Senza affrontare le preliminari questioni giuridiche e amministrative – aggiunge il senatore Maurizio Santangelo – si rischia, anche in buona fede, di prendere fischi per fiaschi e di ritardare di nuovo la ripartenza di Birgi. Bisogna fare sul serio: con i nostri portavoce all’ARS ci siamo assunti la responsabilità di indicare al Governo un percorso per impedire che Airgest esca distrutta da questa esperienza fallimentare, con grave danno per l’indotto, la comunità, e per i dipendenti, ai quali va tutta la nostra solidarietà. Oltre ad aver posto quesiti in tutte le sedi istituzionali, con un accesso agli atti già spedito all’Autorità di Regolazione dei Trasporti e con un’interrogazione presentata all’ARS, a seguito di un lavoro di studio molto serrato, vogliamo ora indicare le soluzioni per salvare la società prima che sia troppo tardi”.
Anche Paolo Ruggirello (PD) interviene a seguito dell’annuncio di Ryanair di lasciare Birgi e di assicurare, per la prossima estate, soltanto quattro rotte: «La notizia è preoccupante, ma la situazione non è cambiata rispetto allo scorso mese di ottobre e dunque, piuttosto che creare allarmismi, credo che convenga pensare subito alle necessarie contromisure, così da salvaguardare la sopravvivenza dell’aeroporto e un’importante fetta economica del nostro territorio. Sono certo del fatto che il nuovo Cda sia già al lavoro e invito la Regione Siciliana ad attivarsi immediatamente per garantire gli impegni. Inoltre, credo che chiunque sarà eletto nella nostra provincia dovrà intestarsi questa battaglia. Io sono pronto a fare la mia parte».
Nel pomeriggio è arrivata la risposta di Musumeci alle critiche: “Leggo e sento dichiarazioni di vergognosa speculazione elettorale sull’aeroporto di Trapani. Chi per pudore dovrebbe tacere non lo fa. Il mio governo è adesso chiamato ad affrontare una condizione di emergenza, determinata da una decisione del Tar e dai capricci di una compagnia aerea. Spetta al rinnovato vertice dell’Airgest adottare ogni utile iniziativa per porre riparo ai danni del passato. Il nuovo governo regionale non farà mancare il proprio sostegno a un piano di rilancio dell’aeroporto trapanese che sia serio e concreto. Le chiacchiere dei ciarlatani le rimandiamo al mittente”, conclude il presidente della Regione Siciliana.