Consentire ai Liberi consorzi comunali e alle Città metropolitane della Sicilia, in deroga alle disposizioni generali di contabilità pubblica, di attuare interventi urgenti per contenere la crisi finanziaria che impedisce a tale enti di approvare e chiudere i bilanci. Lo prevede una bozza di emendamento, come rende noto l’agenzia Public Policy, che dovrebbe essere presentato durante l’esame parlamentare sul dl Sblocca cantieri.
Nel dettaglio, l’emendamento vorrebbe permettere a tali enti di approvare il rendiconto della gestione degli esercizi 2018 e precedenti anche se il relativo bilancio di previsione non è stato deliberato. Agli stessi enti verrebbe poi concesso di predisporre il bilancio di previsione annuale solo per l’esercizio 2019 senza doverlo riferire, per quest’anno, al triennio 2019/2021. L’emendamento punta inoltre a permettere nel 2019 ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane della Sicilia di utilizzare sia fondi liberi sia quelli destinati e vincolati dell’avanzo di amministrazione per garantire il pareggio finanziario e gli equilibri finanziari previsti dal Testo unico degli enti locali.
La proposta vorrebbe infine consentire ai Liberi consorzi comunali e alle Città metropolitane della Sicilia, nel 2019, in caso di esercizio provvisorio o gestione provvisoria, l’applicazione dell’articolo 163 del Tuel, con riferimento all’ultimo bilancio di previsione approvato; e verrebbe concesso di effettuare (con delibera consiliare) – per utilizzare le risorse per gli interventi infrastrutturali, comprese quelle stanziate in manovra per questi stessi enti – le necessarie variazioni, in entrata e in uscita, per lo stesso importo, che sono recepite al momento dell’elaborazione ed approvazione del bilancio di previsione.
La manovra ha infatti previsto – in attuazione dell’accordo del 19 dicembre scorso tra lo Stato e la Regione Siciliana – l’attribuzione di un importo complessivo di 540 milioni di euro da destinare proprio ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane della Sicilia per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole (da erogare in quote di 20 milioni annui dal 2019 e 2020, e di 100 milioni annui dal 2021 al 2025). L’accordo prevede anche la riduzione del contributo annuale alla finanza pubblica richiesto alla Regione Siciliana.
Altre previsioni dell’accordo (attuate poi in manovra) sono: l’abrogazione dell’obbligo per la Regione Siciliana, stabilito nell’accordo del 2017, di ridurre annualmente la spesa corrente del 3 per cento e il conseguente trattenimento da parte del Mef del corrispettivo dello sforamento; e la conferma dell’obbligo per la Regione di destinare ai Liberi consorzi del proprio territorio un contributo di 70 milioni di euro annui, aggiuntivi rispetto al consuntivo 2016, impegno che la Regione aveva assunto nell’accordo del 2017.