La polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda di Messina, nei confronti di 14 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e al traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte dalla sezione Investigativa del servizio centrale operativo di Messina e dalla squadra mobile, hanno consentito di individuare e smantellare un clan criminale con base operativa nel quartiere Mangialupi.
L’indagine della polizia eseguita stamani e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Messina è iniziata dopo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che hanno consentito di accertare l’attuale organizzazione del clan di Mangialupi, gruppo dedito al traffico di sostanze stupefacenti “capace di far ricorso, nella gestione dei propri affari illeciti, anche alla violenza, tentando di imporre la propria supremazia nel mercato cittadino degli stupefacenti”.
Le 14 persone arrestate, 11 di Messina e 3 di Reggio Calabria sono accusate di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione e porto di armi. Il capo del clan nonostante si trovasse in carcere continuava a dare ordini avvalendosi del padre e della zia, che avevano i compiti di gestire l’attività di spaccio e gli introiti dell’organizzazione, e della compagna, la quale fungeva da sua portavoce. C’erano poi alcune persone che si occupavano dell’attività di approvvigionamento e della gestione della droga e del reperimento di armi. In seguito i corrieri anche via mare prelevano la droga a Reggio Calabria e la trasportavano nei luoghi previsti per la custodia a Messina. Nel corso dell’indagine, sono stati sequestrati oltre 3 Kg di cocaina, quasi 20 kg di marijuana e quasi 2 kg di hashish, un fucile, un fucile a pompa, 2 mitragliette e 3 pistole, oltre a munizioni. E’ stata fatta luce anche su un atto intimidatorio nei confronti di un uomo ferito alle gambe nel suo bar con colpi di pistola e sono stati arrestati le tre persone e il minore coinvolti.
Le persone arrestate stamani a Messina dalla polizia con l’accusa, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga e al possesso illegale di armi da fuoco sono: Santino Di Pietro, 27 anni; Nunzio Di Pietro, 52; Gaetana Turiano, 45; Teresa Acesti, 27; Massimo Fama D’Assisi, 54; Giuseppe Astuto, 27; Salvatore Maiorana, 27; Natale Lo Duca, 32; Giuseppe Fisichella, 22; Salvatore Minniti, 38; Raffaele Giorgio Raco, originario di Seminara; Rocco Raco, originario di Scilla; Filippo Raso, originario di Taurianova.
Ai domiciliari è finito Domenico Parisi, 37 anni. A comunicare loro gli ordini era il loro capo dal carcere Santino Di Pietro, che nonostante fosse detenuto, grazie alla disponibilità di telefoni cellulari, dava all’esterno le proprie disposizioni.