Lo Monte chiama, gli antagonisti rispondono….ma dicono no. Si potrebbe sintetizzare così il “film politico” di queste ore nella campagna elettorale per le Comunali di Messina che non sembra lasciare margini di manovra per la nascita di un “terzo stato” (o per meglio dire di un “quarto polo”) come auspicato dal deputato della Lega.
Il parlamentare di Graniti, in sostanza, aveva invitato i candidati che sono alternativi al sindaco Renato Accorinti e ai principali schieramenti, ovvero a Dino Bramanti (centrodestra), Antonio Saitta (centrosinistra) e Gaetano Sciacca (Movimento Cinque Stelle), a convergere su un unico candidato unendo le rispettive forze in campo. Lo Monte si era rivolto a Cateno De Luca, Emilia Barrile e Pippo Trischitta. Ma l’unico elemento di congiunzione tra questi candidati a sindaco che, per tutta risposta, è arrivato è stato un secco “no” all’invito. Ognuno continuerà ad andare dritto per la propria strada, a prescindere da quelli che saranno poi i numeri finali della contesa del 10 giugno.
I tre candidati che erano stati chiamati in ballo da Lo Monte per un progetto politico last minute hanno declinato la proposta di dare vita ad uno schieramento alternativo alle principali compagini. “A me sembra un’idea alquanto bizzarra, megghiu suli chi mai accumpagnati…..voi che dite?”, ha risposto Cateno De Luca.
“Lo Monte propone un accordo della Lega con De Luca. A me Salvini ha detto mai con Genovese e non voglio neanche sentire il nome di De Luca. In politica cambia tutto, ma la dignità esiste?”, a sua volta ha affermato Trischitta che non ha fatto mistero della sua contrarietà ad un dialogo con Cateno De Luca.
Infine, ancor più esplicita e contraria ad uno scenario “last minute” la candidata a sindaco Emilia Barrile, che nei giorni scorsi ha lasciato Forza Italia sbattendo la porta contro gli accordi presi dal partito azzurro. “Da parte mia un #No coerente, logico e motivato alla proposta dell’onorevole Lo Monte. Coerente perché ho deciso di correre con la mia lista civica, Leali-Progetto per Messina, con un piano già delineato. Qualsiasi scelta diversa non si sposerebbe con la logica: ai messinesi non interessano le insegne ma i fatti, la politica vera e concreta, quella che personalmente faccio ogni santo giorno da 15 anni a questa parte, tra la gente e per la gente. Ciascun candidato presenta – e rappresenta – una proposta alla città, ma per quanto mi riguarda resto aperta a chiunque voglia sostenere o condividere il mio programma per il rilancio di Messina”.
Si complicano, insomma, i piani della Lega in vista delle Comunali di giugno a Messina e , a questo punto, non è da escludere che il Carroccio possa decidere di lanciare un proprio candidato dell’ultima ora nell’agone politico della Città dello Stretto, che si andrebbe ad aggiungere ai vari Bramanti, Sciacca, Saitta, Accorinti, De Luca, Trischitta e Barrile.