La Fiera una e bina è il nuovo banco di prova della maggioranza che, sempre più a fatica, regge al Comune di Palermo. E ancora una volta si scatena una bagarre, tutta interna al centrodestra, mentre i consiglieri delle opposizioni hanno oggi abbandonato l’aula. E’ così mancato il numero legale e il presidente Giulio Tantillo è stato costretto a sciogliere la seduta e a rinviarla a domani alle 11.
Tutto avviene davanti a due assessori Dario Falzone e Sabrina Figuccia che avrebbero dovuto rispondere alle domande provenienti dall’aula. A dare il via è Giuseppe Milazzo di Forza Italia che sembra puntare dritto sull’operato dell’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti. L’occasione la dà quello che per lui è il pasticcio della doppia Fiera del Mediterraneo. Due campionarie al posto di una, dopo la lunga astinenza da Covid e l’utilizzo della struttura come centro per le vaccinazioni. La Fiera bifronte, a far conto della cronologia, sembra avere due momenti tra loro in contrapposizione. Dal 22 aprile al 7 maggio è previsto il primo. Dal 27 maggio all’11 giugno il secondo. Gli eventi sono molto simili anche nel nome che richiama la 69esima edizione della Campionaria. Ma si tratta di organizzazioni diverse e concorrenti fra loro.
La prima C.L eventi di Cristian Lo Cascio aveva presentato la domanda un anno fa e aveva persino ottenuto il patrocinio del Comune nel periodo tradizionale della Fiera (27 maggio-11 giugno). La seconda organizzazione, che fa capo a Massimiliano Mazzara, pur presentando l’istanza in un momento successivo, aveva ottenuto un anticipo sulle date, forte dell’esperienza maturata con Mediexpo e Miedifiere.
“Non si può accettare che chi presenta in un secondo momento un’istanza finisca per accaparrarsi una data antecedente che rischia di penalizzare la manifestazione successiva. Questo non è previsto dal regolamento e dalla stessa legge regionale. E’ una cosa grave cercare di avvantaggiare colui che ha presentato la domanda in un secondo momento” dice Giuseppe Milazzo di Fratelli d’Italia.
Sempre dal fronte del centrodestra Ottavio Zacco (Fi) provocatoriamente replica al suo collega: “se così è, le carte devono finire in Procura”.
Dario Chinnici di Lavoriamo per Palermo chiede che venga fatta una verifica sulle autorizzazioni rilasciate.
Per Ugo Forello del Gruppo Oso “c’è una responsabilità della giunta. C’è un danno all’immagine del Comune. La Fiera del Mediterraneo non può che essere una”.
E Fabrizio Ferrandelli di Azione rivolgendosi alla maggioranza dice: “vi state contendendo a quale assessore fare opposizione”.