Mentre la protesta degli agricoltori dilaga e i trattori minacciano di marciare su Roma e su Sanremo, i trattori siciliani incassano il sostegno ufficiale della Chiesa siciliana o almeno di una sua autorevole espressione.
Il sostegno è arrivato tramite un comunicato ufficiale dell’Ufficio Regionale per la Pastorale Sociale ed il Lavoro, la Giustizia, la Pace e la Salvaguardia del Creato della Conferenza Episcopale Siciliana. Un comunicato che per contenuti e toni non sembra certo un sussurro da sagrestia, nella nota infatti gli agricoltori sono definiti come vittime del “paradigma tecnocratico” e delle decisioni politiche ed economiche “che spesso hanno quale unica giustificazione nella massimizzazione del profitto della grande distribuzione organizzata” e che sono ” avulse dalla realtà e da cui scaturiscono normative che creano situazioni di concorrenza sleale rispetto agli altri paesi del bacino del Mediterraneo”.
Il comunicato si conclude con un “auspicio” che però sembra inchiodare la politica alla proprie responsabilità: “Auspichiamo che le rivendicazioni degli agricoltori incontrino una sensibilità non di facciata in coloro che hanno il potere assumere decisioni in grado di determinare cambiamenti sostanziali nelle condizioni di vita delle persone, a partire dalla equa remunerazione del lavoro e dalla rivalutazione del ruolo del settore agricolo nella cura del Creato e nel ‘ben essere’ sociale”.
A far salire la chiesa sul trattore della protesta è il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante che firma la nota in qualità di vescovo delegato per l’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro di cui è direttore la palermitana Luisa Capitummino, figlia dell’ex presidente democristiano dell’Ars Angelo Capitummino. Non una novità, considerato che più di una volta il Vescovo di Cefalù si è esposto in prima persona per denunciare mancanze della politica e degli amministratori pubblici.
Questa volta però monsignor Marciante non è solo. Nei giorni scorsi infatti è stata diffusa una nota di solidarietà agli agricoltori dei vescovi europei che sono guidati da un altro siciliano, monsignor Mariano Crociata, che è vescovo a Latina. E anche nella nota della Commissione degli episcopati dell’Unione europea c’è un chiaro invito ai governi “a mettere la persona umana al centro delle loro considerazioni politiche, garantendo una maggiore trasparenza dei processi decisionali, tenendo conto delle conseguenze per coloro che ne sono colpiti e, infine, consentendo un maggiore coinvolgimento dei cittadini”.
Due belle benedizioni per i trattori in protesta in Sicilia, Italia ed Europa.