Messina- C’è chi lo dipinge come un “sergente di ferro”, chi ne sottolinea i toni sempre pacati e l’allergia ad ogni forma eccessiva di visibilità. Certo è che Leonardo Santoro, neo commissario straordinario del Comune di Messina, predilige la strada della concretezza e delle poche parole.
Di origini messinesi, conosce bene la città ed il territorio (ma anche le beghe e la storia di uomini e cose), grazie ad una carriera dirigenziale che lo ha visto ricoprire diversi ruoli negli ultimi tre decenni.
CHI E’ SANTORO
Attuale segretario generale dell’Autorità di bacino della Regione Siciliana, ha 59 anni ed un curriculum di quasi 40 pagine.
In riva allo Stretto ha trascorso parte della sua carriera, sia pure in uffici diversi: ingegnere capo del Genio Civile, dirigente della Protezione civile e della motorizzazione, direttore generale del Cas, commissario Asi e commissario Iacp.
Autore di numerose pubblicazioni, un Master di II livello alla Sapienza in ingegneria dell’emergenza, è un “disaster manager”, è stato docente di vulnerabilità sismica e di prevenzione rischi all’Università di Palermo.
GLI ANNI ALLA PROTEZIONE CIVILE
Tra i risultati che più lo inorgogliscono c’è il lavoro fatto, dalla fine degli anni ’90 al 2009, per la Protezione civile regionale dove ha portato le esperienze avute sul campo in Umbria, nelle Marche ed in Abbruzzo.
Non a caso si considera il “papà” del servizio sismico regionale: “ ho portato in Sicilia criteri e procedure varate in quelle Regioni- raccontava nel 2014- Già nel ’99, quando ero ancora a Messina ed a Patti vi fu un sisma di notevole portata, l’allora prefetto Profili chiese il nostro intervento per il censimento degli edifici e lì mandammo un gruppo di ragazzi che ancora oggi, dopo i risultati ottenuti, fa parte degli uffici della Protezione civile messinese. Li sento un po’ “figli miei”. Poi a Palermo abbiamo messo su dal niente il servizio sismico regionale. La prima norma di classificazione sismica regionale è la mia, come quella per la classificazione dei ponti e degli edifici pubblici”.
Tanti anni quindi alla Protezione civile regionale, compreso il giorno dello tsunami a Stromboli con l’evacuazione dell’isola in 24 ore.
ALLA GUIDA DEL GENIO CIVILE
Alla guida del Genio civile di Messina come ingegnere capo ha applicato il suo metodo rigoroso occupandosi dal Prg ai rischi sismico ed idrogeologico, dalle opere pubbliche ai protocolli di legalità, passando per le emergenze incendi. Ma la carriera del dirigente generale ha visto anche la guida commissariale dell’Iacp (e prima ancora dell’Asi) e alcuni mesi al Cas (ruolo di dg dal quale si dimise).
Una scelta istituzionale e di livello quindi quella fatta dal presidente Musumeci e dall’assessore regionale Zambuto, in un momento delicatissimo per Messina.
I DUE SUB COMMISSARI
Santoro non sarà solo, ma affiancato da due figure di alto profilo, come la sovrintendente ai Beni culturali Mirella Vinci e il vice prefetto Francesco Milio. Una vera e propria squadra che ha già riscosso il riconoscimento unanime di tutto il mondo politico che si prepara alla campagna elettorale.
