Il numero di persone interessate a questo nuovo contributo sarà intorno ai 22 milioni e verrà erogato una volta soltanto.

E’ necessario ricordare inoltre che per calcolare il proprio reddito non serve includere i contributi assistenziali e previdenziali. Vanno esclusi, ad esempio, il trattamento di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione o il pagamento di prestazioni lavorative che sono sottoposte a un’altra tassazione.

Il bonus non è cedibile, sequestrabile o pignorabile ed è esentasse: quindi non concorre alla formazione del tuo reddito imponibile.

Allo stesso tempo non contribuisce alla formazione dei saldi previdenziali (per i lavoratori dipendenti, per esempio, non sarà incluso nel calcolo del TFR, il trattamento di fine rapporto).

A chi spetta?

Questa agevolazione è rivolta a un’amplia platea di persone. Si parte dai lavoratori dipendenti, ma sono inclusi anche lavoratori autonomi, stagionali e dello spettacolo, i titolari di rapporto di lavoro a collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.); i pensionati, i percettori di sussidio di disoccupazione e anche quelli che ricevono il reddito di cittadinanza.

Come riceverlo?

Il bonus verrà erogato in due modalità:

1. Pagamento automatico

  • Se si è pensionato e se ne ha diritto, il contributo verrà accreditato senza bisogno di fare la domanda. Lo stesso vale se si ricevono assegni sociali, d’invalidità o reddito di cittadinanza, ma anche se si è un lavoratore autonomo senza Partita Iva o non iscritto a forme previdenziali alternative all’INPS.
  • Se si è lavoratore dipendente il cui stipendio lordo che non supera i 1.538 euro mensili, si riceverà il bonus direttamente in busta paga: serve però presentare al proprio datore di lavoro un’autodichiarazione che attesti il possesso dei requisiti nel mese di novembre.

2. Pagamento su inoltro della richiesta

Tutti gli altri aventi diritto devono inoltrare la richiesta. Chi sono?

  • gli stagionali con contratti a tempo determinato o a prestazione intermittente che nel 2021 abbiano almeno fatto 50 giorni lavorativi;
  • i dottorandi, ricercatorilavoratori “co.co.co.”, cioè con contratti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla gestione separata;
  • i lavoratori autonomi titolari di Partita Iva o professionisti con reddito annuo nei limiti indicati.

Il termine ultimo per la domanda è il 30 Novembre 2022 e va inoltrata dal sito dell’INPS o della cassa previdenziale a cui si è iscritto.