La scomparsa graduale degli “io sono”, relegati dall’organizzazione dietro le linee a vantaggio degli effimeri che “si sentono qualcosa”.

Prima la scuola, oggi sul lavoro, avendo conosciuto il badge, l’unica ansia per chi ci controlla è il rispetto della “strisciata” di ingesso e d’uscita.

L’argomento del giorno è stato come sempre lanciato dai titoli dalla pagina del quotidiano locale, lette ad alta voce, dall’attempato Rag. Lo Stimolo.

Abbiamo la sede di uno dei parlamenti più antichi al mondo, dove per entrare a visitare la sua assemblea si è costretti a indossare la cravatta.

Mi sono chiesto “se oggi fosse vivo il Gattopardo, siederebbe in tribuna autorità?” Per non offendere nessuno, prendo a prestito il principe di Salina.

Da una parte questi pochi “unti dal signore”, dall’altra, i perdenti che avevano puntato tutto su quelle regole morali di base della convivenza civile.

“Scusate, ma questo transatlantico posteggiato qua davanti in prima fila appartiene a qualcuno di voi? Perché va bene che ci sono le strisce blu, ma questo signore se si spostasse…

Carissimi, “Dio Salvi la Regina!” A questa affermazione il compianto Bud Spencer rispondeva in una delle sue divertenti interpretazioni: “Perché, sta male?”

Quante volte abbiamo sentito ripeterci dalla solerte segretaria davanti a una porta chiusa che la persona che cercavamo era impegnata in una riunione e non poteva esser disturbata?

In una giornata nella quale tutte le centraline cittadine per il controllo ambientale sono andate in crisi per l’elevata presenza degli effluvi di frittura nell’aria, mi chiedo come ogni anno:…