Il Linux Day 2024, organizzato dall’associazione Free Circle, è il punto di incontro per esperti, appassionati e istituzioni, offrendo una riflessione approfondita su come le tecnologie open source possano rivoluzionare la gestione energetica.
Il tema centrale dell’evento a Palermo, che si terrà il 26 ottobre alle ore 09:00 presso i Cantieri Culturali della Zisa alla sala Vittorio De Seta, sarà l’efficienza energetica, unita alla necessità di autonomia digitale, due aspetti che oggi nel contesto globale di crescente domanda energetica e transizione sostenibile svolgono un ruolo fondamentale.
Le interviste de ilSicilia.it
Abbiamo approfondito i temi e la manifestazione nazionale con Giancarlo Del Rossi, presidente dell’associazione Free Circle che organizza l’evento del Linux Day 2024 a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa e Valerio Bozzolan, presidente di Italian Linux Society.
L’evento
Il “Linux Day” nasce nel 2001 come appuntamento annuale per riunire le forze di tutte le persone attiviste nel movimento del software libero, dell’open source, ed in particolare di Linux.
Con una rete di eventi decentralizzati in tutta Italia, organizzati autonomamente da gruppi di persone volontarie e appassionate. È il più grande evento italiano sul tema con migliaia di visitatori e la principale manifestazione italiana dedicata al software libero, la cultura aperta ed alla condivisione.
L’evento è organizzato dall’associazione Free Circle e quest’anno si concentrerà su due temi centrali: efficienza energetica e autonomia digitale.
Abbiamo intervistato Giancarlo Del Rossi, uno degli organizzatori, per approfondire i temi al centro del dibattito.
-Perché efficienza energetica e autonomia digitale sono oggi al centro del dibattito nella comunità open source?
Questi due temi sono estremamente importanti e strettamente correlati. La questione energetica è al centro dell’attenzione quotidiana, e la tecnologia libera, open source, va di pari passo. Oggigiorno la tecnologia informatica, compresa quella open source, richiede enormi quantità di energia, e la domanda è in costante aumento. Un esempio è quello dei sistemi di intelligenza artificiale che, negli ultimi anni, hanno richiesto una quantità notevole di risorse energetiche per offrire servizi. I grandi provider necessitano di enormi quantità di energia sia per elaborare i contenuti, sia per distribuirli, e per questo stanno cercando nuove fonti energetiche per garantire la continuità dei loro data center”.
-Come le tecnologie open source stanno rivoluzionando la gestione energetica in Italia e in Europa? Puoi parlarci del progetto OneNet?
“Il progetto OneNet è un’iniziativa europea molto interessante, finanziata dal programma Horizon della Commissione Europea. OneNet si propone di facilitare la comunicazione tra i diversi attori del mondo energetico. Fino a pochi anni fa, il sistema energetico era centralizzato, con pochi attori coinvolti. Oggi la situazione è cambiata: ci sono molti attori nella filiera energetica che devono comunicare e scambiare informazioni in maniera coerente. OneNet crea una piattaforma di comunicazione aperta tra questi attori, e le tecnologie open source hanno giocato un ruolo fondamentale. Durante il Linux Day ne parleremo con alcuni protagonisti del progetto che ha dato un contributo significativo”.
-Uno dei temi dell’evento riguarda i pannelli solari nelle vetture elettriche, come il progetto siciliano Archimede 2.0, che si è sviluppato in Sicilia a Siracusa. Puoi parlarci di questa esperienza?
“Siamo lieti di avere quest’anno con noi il dottor Enzo Di Bella, fondatore del progetto Archimede 2.0. Si tratta di un’automobile alimentata a energia solare che ha partecipato alla World Solar Challenge. Durante l’evento, il dottor Di Bella ci racconterà questa esperienza e ci spiegherà come le tecnologie open source hanno contribuito allo sviluppo del progetto, sia in fase di progettazione che operativa. Un esempio pratico è la necessità di monitorare le risorse energetiche del veicolo in maniera affidabile e intelligente, e anche in questo caso la tecnologia open source ha giocato un ruolo cruciale”.
-Quest’anno si registra una maggiore partecipazione da parte di istituzioni e aziende al Linux Day. Come valutate questo interesse crescente e quali sono gli obiettivi futuri dell’evento?
“Sì, è vero, c’è stata una maggiore attenzione da parte di diversi ‘player’, sia istituzionali che privati. Il nostro obiettivo è creare una rete capillare nel nostro territorio, in particolare con scuole e università con le quali facciamo delle attività di scambio, di erogazione, di comunicazione, di divulgazione informatica all’interno delle loro infrastrutture. Ad esempio, collaboriamo anche con l’aeronautica militare, con la quale abbiamo tenuto un corso sulla sicurezza informatica. Inoltre, stiamo lavorando a nuove iniziative con l’Università degli Studi di Palermo. Siamo molto soddisfatti di queste collaborazioni e speriamo di continuare a crescere in futuro, rafforzando sempre di più il nostro contributo alla comunità”.
Il Programma di Linux Day Palermo 2024
Gli interventi del Linux Day 2024 a Palermo spaziano dall’impatto ambientale delle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale generativa, all’uso di software open source per la gestione delle energie rinnovabili.
Verranno presentati casi studio sull’integrazione del fotovoltaico nei veicoli elettrici, analizzando efficienza, durata e costi di produzione, evidenziando come queste soluzioni possano ridurre l’impronta di carbonio e migliorare l’autonomia dei veicoli.
Vincenzo Di Bella, fondatore di Futuro Solare Onlus, presenterà l’esperienza della sua squadra nella progettazione di auto solari.
Tra i progetti realizzati, la partecipazione all’European Solar Challenge nel 2016 con la vettura Archimede 1.0 e successivamente con la versione 1.1 nel 2018, fino alla progettazione della Archimede 2.0 per la World Solar Challenge che ilSicilia.it ha seguito con vari articoli. Il progetto ha avuto un’ulteriore evoluzione con la partecipazione alla World Solar Challenge della vettura Archimede 2.0, corsa di 3.000 km in Australia nel 2023.
Un evento internazionale, dedicato all’innovazione e dell’eccellenza tecnologica, che ha messo alla prova l’ingegneria umana e l’ingegnosità in uno dei contesti più ostili al mondo.
Di Bella, inoltre, mira a formare giovani che influenzeranno il futuro della mobilità elettrica, focalizzandosi sullo scambio di energia tramite il Vehicle to Grid (V2G).
Un altro tema chiave sarà il progetto Blorin, che illustra come la blockchain possa essere utilizzata per le comunità energetiche, migliorando la gestione dei carichi elettrici e offrendo benefici in bolletta per cittadini e imprese.
Tra le innovazioni tecnologiche, si parlerà della piattaforma RISC-V, un processore open source a basso impatto energetico, e del progetto OneNet, promosso dalla Linux Foundation Energy e finanziato dall’Unione Europea. OneNet mira a creare un framework open source per lo scambio di dati nel settore energetico, coinvolgendo 72 partner di 23 paesi europei.
La giornata offrirà anche momenti di networking e confronto per sviluppatori, ricercatori e professionisti interessati a soluzioni tecnologiche innovative.
Collaborazioni e Partecipazioni
L’evento, che conta la partecipazione di circa 400 persone, è supportato da numerosi enti e aziende leader, tra cui il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Università degli Studi di Palermo, Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, il Comune di Palermo, l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, Italian Linux Society e vari partner tecnici nel campo energetico, dell’ingegneria informatica e del mobilità sostenibile.
La partecipazione all’evento è gratuita, ma è richiesta la registrazione tramite il seguente link
Valerio Bozzolan, Italian Linux Society: “Il Linux Day una tradizione bellissima e inarrestabile. Attivismo per una digitalizzazione neutrale, collaborativa e trasparente”
Il Linux Day 2024, organizzato in varie città italiane, non sarà solo un’occasione per discutere di tecnologia, ma rappresenterà anche un momento di riflessione su come il digitale possa contribuire alla sostenibilità ambientale, ponendo le basi per un futuro tecnologico più verde e indipendente. Abbiamo intervistato Valerio Bozzolan, presidente della Italian Linux Society, per approfondire l’evoluzione di questo evento e gli obiettivi futuri.
– Siete partiti nel 2001, ogni anno fino all’edizione 2024 avete organizzato più di 40 iniziative distribuite in Italia. Come festeggeranno cittadini, aziende e istituzioni quest’anno?
“Questo è il momento dell’anno che preferisco perché è quando le persone curiose di informatica si avvicinano al Linux Day per la prima volta, scoprendo una community incredibile che non vuole limitarsi a utilizzare la tecnologia passivamente, ma cerca di capire come funzionano le cose, spesso ostacolata dal famoso ‘tutti i diritti riservati’. Il Linux Day è una tradizione bellissima e inarrestabile, tutta italiana.
Anche quest’anno, da Bari a Milano, da Pordenone a Palermo, da Verona a Trieste, invito tutti a visitare LinuxDay.it per trovare la città più vicina e magari partecipare ai preparativi. Altrimenti, venite comunque a trovarci per condividere la vostra esperienza con il software proprietario che volete sostituire, o per chiedere consigli pratici. L’evento offre banchetti, workshop e conferenze totalmente gratuiti.”
– La politica ha partecipato attivamente ai vostri eventi annuali negli ultimi anni? Cosa è cambiato in termini di attenzione alle tecnologie open source da parte delle istituzioni?
“Potrebbe sorprendere, ma nonostante 20 anni di attivismo, abbiamo ancora un disperato bisogno di persone in politica e nei consigli di amministrazione che prendano un megafono e dichiarino: ‘Il software libero è la nostra direzione strategica’ e lo mettano nero su bianco, firmando un impegno a lungo termine. Dobbiamo smettere di investire in modo irresponsabile sul software proprietario, che non avvantaggia nessun cittadino. È importante convincere quelle ultime poche persone rimaste che ancora sono riluttanti al cambiamento.”
“Siamo in un momento cruciale: abbiamo leggi come l’articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale, linee guida europee sul software open source e le direttive dell’Agenzia per l’Italia Digitale, tutte a favore del software libero e del riuso delle tecnologie. Tuttavia, con l’arrivo del PNRR, vediamo fondi investiti in ore di formazione su software chiuso, ovvero software con licenze limitate. Serve davvero più trasparenza e consapevolezza sui rischi del software proprietario, soprattutto nel settore pubblico.”
– Quali sono gli obiettivi futuri per la manifestazione Linux Day?
“Di sicuro, continueremo a fare attivismo per una digitalizzazione neutrale, collaborativa e trasparente. Ma qui abbiamo bisogno del vostro aiuto. Fermatevi e riflettete: ‘Il software che sto usando è libero?’ Perché per studiare o lavorare dovrei usare software chiuso? Ponete le domande giuste, cercate aiuto tra le persone intorno a voi, e insieme possiamo aiutare l’Italia a risollevarsi sul piano tecnologico.”