“Ci prepareremo allo stesso modo in cui si stanno organizzando tutte le altre forze politiche, sia del centrodestra che del centrosinistra“. Sintetico. Anzi, quasi telegrafico. Roberto Lagalla porta avanti la linea del basso profilo in vista delle prossime elezioni di Città Metropolitane e Liberi Consorzi in Sicilia. L’appuntamento è fissato per il 27 aprile. Una competizione elettorale di secondo livello (a votare saranno sindaci e consiglieri comunali). Il primo vero banco di prova per il triangolo politico imbastito dal sindaco di Palermo insieme al leader dell’Mpa Raffaele Lombardo e all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Un patto federativo presentato a dicembre 2024 ma del quale, ancora oggi, si sa davvero poco. Almeno ufficialmente.
Tutto avviene sotto traccia
Nessuno si è ancora esposto apertamente, né al Comune di Palermo né in altra sede. In realtà, le operazioni proseguono sotto traccia. A lavorare sono soprattutto Raffaele Lombardo, su Catania, e Gianfranco Miccichè, su Palermo. Fatto che lascia libero il sindaco di amministrare la città ed evitare così diatribe interne alla sua coalizione, il cui equilibrio rimane sempre labile. Soprattutto in un momento difficile come quello della riorganizzazione delle presidenze delle commissioni al Comune. La linea del primo cittadino, comunque, sarà sempre quella. Basso profilo. Ed utilizzo scientifico dei posti di sottogoverno. Ciò in modo da escludere o quantomeno rinviare il più possibile un momento atteso da alcuni attori della sua maggioranza, ovvero il rimpasto.
Lo scenario politico in vista del 27 aprile
Intanto c’è da pensare al prossimo appuntamento elettorale di fine aprile. Palermo è il capoluogo di Regione. La città metropolitana più grande della Sicilia. Un territorio che rappresenta 1,2 milioni di abitanti e alla cui guida, comunque vada, rimarrà lo stesso Roberto Lagalla in qualità di sindaco metropolitano. Ma le liste bisognerà comunque farle. Anche a Palermo. La parola d’ordine è una sola: evitare discussioni. Fatto che implica un’intermediazione politica da condurre con diligenza e solerzia. Ciò in attesa di avere un soggetto politico definito con cui potere operare attivamente nel panorama regionale.
Trovare l’intesa in questo marasma non è facile. Un passaggio chiave, per i tre punti cardine del triangolo, sarà quello della convention. Momento nel quale dovrebbe essere presentato il simbolo del patto federativo e, con ogni probabilità, il gruppo dirigente. Un insieme politico di cui faranno parte, quasi sicuramente, gli esponenti di Lavoriamo Per Palermo, dell’Mpa e l’ala dell’ex presidente dell’Ars. Ciò che è rimasto di quello che una volta si chiamava Grande Sud. Come detto, si andrà a votare con elezioni di secondo livello. A scegliere i rappresentanti degli organi politici di Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi saranno sindaci ed amministratori locali. A Palermo, Catania e Messina si eleggerà soltanto il Consiglio Metropolitano, mentre nei Liberi Consorzi si sceglierà anche il presidente. Il patto federativo di Roberto Lagalla, Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè si andrà ad inserire nell’ambito del centrodestra, probabilmente presentandosi con il proprio simbolo e relativi candidati. Lista che si peserà attraverso il risultato ottenuto con il metodo proporzionale. Fatto che, soprattutto su Palermo, apre scenari interessanti.
Quando verranno scoperte le carte?
Per il resto, in attesa di certezze, si ragiona sul piano delle probabilità. Almeno fino alla convention. Il primo punto di domanda riguarda la data della stessa convention. Fonti ben accreditate parlano di una possibile deadline fissata per inizio marzo. Poi c’è da scegliere il luogo. La riunione potrebbe non avvenire infatti né a Palermo né a Catania, attuali centri politici della federazione, bensì a metà strada. Fra le città più accreditate c’è Enna, famosa per ritrovi di questo tipo. Il resto è tutto da scoprire. Gli attori protagonisti. I candidati. Insomma, quell’intesa democratica per un patto federativo oggi senza nome ma che rappresenterà la principale incognita del centrodestra siciliano nel prossimo futuro.