In una nota Antonio Ingroia e Giulietto Chiesa, fondatori della Lista del Popolo per la Costituzione, hanno sottolineato come la ristampa delle 200 mila schede abbia inciso negativamente sul voto: “Molti elettori che avrebbero voluto votare per la Lista del Popolo per la Costituzione non hanno potuto farlo perché non hanno trovato il simbolo della lista sulla scheda elettorale. E questo anche in collegi dove la nostra presenza era sicura, avendo regolarmente raccolto le firme necessarie e avendo presentato nei termini di legge tutta la documentazione richiesta.
A ciò si aggiungono i gravissimi errori nella stampa delle schede elettorali a Palermo, dove è stato necessario ristampare ben 200 mila schede con ritardi inaccettabili nelle procedure di voto, ma anche a Roma e in provincia di Alessandria, dove addirittura alcuni elettori hanno votato su schede sbagliate.
Per non parlare dei ritardi inaccettabili fra errori e appesantimento dei tempi dovuto all’inutile sistema dei bollini sulle schede. E’ chiaro che la macchina elettorale non ha funzionato come doveva, e sembra che si faccia tutto per scoraggiare gli elettori ad andare al voto. E’ evidente che se le irregolarità dovessero essere confermate ci sarebbero tutti i presupposti per chiedere l’annullamento del voto. Perciò chiediamo a tutti i nostri candidati ed elettori di documentare ogni irregolarità”.