“Finalmente abbiamo una donna alla segreteria nazionale”. E’ il primo commento del segretario regionale del PD Anthony Barbagallo, dopo la vittoria alle primarie di Elly Schlein, affermandosi in Sicilia con il 57,3%. “Sento di ringraziare, oggi più che mai, Enrico Letta per quello che ha fatto. Non bisogna dimenticare che nel periodo più difficile del Pd, dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, abbiamo chiamato Enrico che si trovava il Francia, affidandogli un compito delicatissimo. Ho avuto modo di conoscerlo in questi anni e ce l’ha messa tutta, ha speso tutto il suo tempo a disposizione del partito. Nonostante gli errori del gruppo dirigente, la base ha risposto bene, battendo un colpo: il PD c’è, soprattutto in Sicilia, e che rappresenta il principale motore dell’alternativa alla destra e al mal governo di Schifani adesso, e di Musumeci prima. Si vede la luce un fondo al tunnel. Grandi aspettative per la Sicilia, il popolo dei gazebo ha risposto ancora una volta con entusiasmo, seppur il congresso limitava molto la partecipazione on line, con le improvvisazioni dell’ultimo minuto e con regole stringenti. La partecipazione è stata commovente e straordinaria, soprattutto in alcune parti dell’Isola dove il clima era particolarmente rigido, ho visto tanti giovani. Segnale importante”, ha poi aggiunto il deputato dem alla Camera.
La commissione Affari istituzionale dell’Ars ha approvato il ddl sul terzo mandato ai sindaci. “E’ una vergogna – replica il segretario regionale – A poche settimane dalla presentazione delle candidature, ancora non si sa quando si vota e con quali regole. Un autorevolissimo assessore regionale in campagna elettorale ha promesso, e maturato consenso, la garanzia del terzo mandato e ancora va mettendo la mano sulla spalla e dicendo ‘ora lo proponiamo’. Il governo regionale dice che non lo vuole e poi i capigruppo di maggioranza presentano un ddl in commissione per proporre terzo mandato. È il massimo dell’incoerenza del centrodestra”.
Il PD è sicuro per le amministrative a Catania, e Barbagallo non risparmia le critiche al centrodestra e a chi ha governato la città etnea: Salvo Pogliese. “Siamo prontissimi. Il 75% ha urlato Schlein come voto di freschezza, all’insegna del rinnovamento e della discontinuità rispetto al governo di questa città in questi anni. Pogliese, per la parte che ha governato, non ha fatto molto, in più la prima scelta scellerata del centrodestra è stata candidare un imputato per un reato contro la pubblica amministrazione”. “La visione di Elly – continua Barbagallo – è quella delle grandi città: città sostenibili, al passo con la transizione energetica ed ecologica. Catania ha tante difficoltà irrisolte. La prima riguarda l’inquinamento, in viale Vittorio Veneto si registrano percentuali di pm 10, percentuali particolarmente alte. Nelle prossime settimane, tavoli programmatici per definire un modello di città su cui individuare il candidato sindaco. Vogliamo proporre ai catanesi una nuova idea che si basi sulla mobilità sostenibile. Il ruolo delle infrastrutture è strategico. Mi riferisco in particolare all’aeroporto di Catania che non può non essere pubblico. Noi siamo fermamente contro la privatizzazione che sta appassionando alcune forze parlamentari e alcune lobby in Sicilia. Ci opporremo in ogni sede all’idea di Schifani, non possiamo svendere l’infrastruttura più importante che abbiamo in Sicilia, per i comodi di qualche grosso elettore o imprenditore catanese”.