Per eliminare i rifiuti in arretrato presenti alle spalle del TMB di Bellolampo si dovrà aspettare il mese di settembre. Questo emerge dal sopralluogo condotto dalla IV Commissione consiliare presso la discarica alle porte di Palermo. Un controllo effettuato il 20 agosto alla presenza del nuovo dirigente dell’impianto Dario Italiano, subentrato nella recente infornata di assunzioni condotta dalla società Partecipata di piazzetta Cairoli. All’interno dell’impianto permangono i problemi, a cominciare da quelli strutturali.
Il sopralluogo della IV Commissione
Criticità sottolineate all’interno del verbale della IV Commissione. Secondo quanto si legge nel documento, “la linea di compostaggio è ancora ferma in attesa di ripristino e il conferimento dei rifiuti umidi e verde è eseguito in impianti esterni“. Uno stop che va avanti da un anno e sul quale l’organo consiliare ha chiesto di conoscere un preventivo di spesa, in modo da poterlo fare rientrare eventualmente all’interno dei fondi dell’avanzo vincolato. Difficoltà alle quali si aggiungono quelle degli impianti per il trattamento del percolato e quello dei rifiuti speciali ospedalieri, “fermi da anni e che dovrebbero essere ripristinati e rimessi in funzione come da piano industriale dell’azienda“. In attesa di ciò, i rifiuti vengono conferiti in siti esterni.
I problemi infrastrutturali
Fra i problemi valutati dalla IV Commissione ci sono anche i danni causati dall’incendio del 2023 sulla IV e V vasca di Bellolampo. Secondo quanto si apprende, la Rap avrebbe realizzato un progetto da 14 milioni di euro per il ripristino del capping provvisorio. Fra gli interventi eseguiti all’interno della discarica si registra l’installazione del nuovo sistema di controllo telematico anti-incendio, attive da inizio agosto.
Per rimuovere i rifiuti dall’esterno del TMB bisognerà aspettare settembre
Il focus principale ha però riguardo lo stato dei rifiuti ammassate all’esterno del TMB. Come già registrato in passato, da Palermo continuano ad arrivare 800 tonnellate di spazzatura. Ingressi che registrano picchi di 1000 tonnellate al giorno. Un ammasso di rifiuti che l’impianto di Bellolampo riesce a malapena a gestire e che non consente quindi di smaltire gli arretrati. Per questo operazione bisognerà aspettare settembre. Momento nel quale, si legge nel verbale della IV Commissione, “si lavorerà in due turni giornalieri, riuscendo a smaltire tutti i rifiuti accumulati nelle aree esterne intorno allo stesso impianto“. Al di là di ciò bisognerà migliorare i numeri della raccolta differenziata. C’è attesa per l’avvio della fase due sulla zona Nord di Palermo. Ma ciò non basterà, soprattutto se le aree in cui tale procedura è già attiva non offrono le performance sperate.