E’ una questione ‘vecchia’ quella del problema dei rifiuti in Sicilia, ma il governo regionale ha fatto e sta facendo passi avanti e intrapreso una serie di azioni per mettere un punto definitivo a questa emergenza. Si fa più chiara la mappa delle infrastrutture addette allo smaltimento dei rifiuti per la nostra Isola, così da adeguarsi finalmente alle altre regioni.
Giuseppe Carta, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità e sindaco di Melilli ha presentato all’Ars un ddl che prevede dei finanziamenti ai Comuni (e quelli che si trovano nel raggio di 5km) che ospitano discariche o impianti di incenerimento senza recupero energetico e a tutti quei comuni limitrofi che sono effettivamente interessati dal disagio provocato.
Esiste una legge nazionale per tutte quelle regioni che nel loro territorio hanno delle discariche di rifiuti solidi urbani o impianti che trattano questi tipi di rifiuti. “Ogni discarica versa tributi per il tramite delle province che incassano i soldi per conto della Regione, che poi trasferiscono alla Regione stessa, tutte Regioni a tributo speciale che pagano le discariche ai privati“.
La norma, che prevede che una percentuale sia dedicata ai comuni situati nel raggio di 5km dalla discarica interessata, non era ancora arrivata in Sicilia, regione a statuto speciale. Per una serie di fattori quali l’impatto ambientale, la pulizia e la messa in sicurezza, il ddl in questo modo potrà procedere all’adeguamento legislativo “per rendere il sito sempre compatibile con la cittadinanza“.
Il testo dà la possibilità di poter trasferire ai Comuni, al momento una decina in Sicilia, il 25% degli introiti, lasciando alla Regione il 75%. Una percentuale che può essere utilizzata dai Comuni stessi per bonificare, mitigare e mettere a disposizione servizi che possano in qualche modo combattere le criticità.
Comuni che boccheggiano e che vanno avanti con pochissime risorse, “questa è una legge che aiuta i sindaci della nostra Isola“. Questi fondi prevedono quindi degli interventi per migliorare l’ambiente del territorio interessato, per la tutela igienico-sanitaria, i sistemi di controllo e di monitoraggio ambientale e alla gestione integrata dei rifiuti urbani. Un atto di giustizia nei confronti di quelle comunità che soffrono per la presenza di queste discariche.
“Il presente disegno di legge intende, pertanto, colmare l’attuale vuoto normativo che in altre regioni, come avvenuto nella regione Lombardia, già da tempo si è provveduto a disciplinare puntualmente, consentendo ai comuni interessati di poter beneficiare di un adeguato ristoro”. Questa legge passata in Commissione bilancio all’unanimità andrà in aula a fine ottobre, darà la possibilità ai comuni di avere queste cifre e potere al meglio gestire la questione dei rifiuti e dell’impatto ambientale.
L’emendamento intende “modificare il testo predisposto in considerazione che la quota attribuibile per ciascun anno contabile è determinabile solamente nell’esercizio successivo di riferimento, in quanto i versamenti nelle casse regionali relativamente all’esercizio di riferimento avvengono anche in quello successivo”.
L’esatto ammontare delle somme da ripartire saranno determinate solo quando sarà accertato l’ammontare complessivo delle riscossioni.