“Se vai in vacanza non abbandonare il tuo cane“. A dirlo è il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, su un post pubblicato nei sui suoi canali social.
Ma in Italia abbandonare gli animali, anche se reato, è un dramma che si ripete per migliaia di cani e gatti, specialmente nel periodo estivo.
L’articolo 727 del Codice penale:
“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
I numeri
Quest’anno i numeri sono davvero drammatici: sono circa 150.000 i cani e i gatti abbandonati dagli italiani. E, come riferito dall’ENPA, soltanto nel mese di giugno 2021 sono aumentate del 17% le cessioni di animali rispetto allo scorso anno e del 60% l’abbandono dei gatti.
Tra le cause principali del fenomeno, in questi ultimi anni colpiti dalla pandemia, troviamo la morte dei proprietari anziani e nessun parente disposto a prendersi cura dell’animale, il ricovero dei proprietari e le cessioni dovute all’aggressività dell’animale. Ma è in estate, quando le persone vanno in vacanza e non sanno cosa fare col proprio animale domestico, che fluttuano i numeri di abbandono con un conseguente aumento del randagismo.
Il governatore, già a luglio aveva fatto un appello: “Il suo destino lo decidi tu“, pubblicando una foto cruente in cui vi era un cane morto sul ciglio di una strada.
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