Un manto bianco di neve interrotto da bocche di fuoco e due lunghe lingue di lava, fra le quali si alca un pennacchio di fumo e ceneri. È l’immagine dell’Etna, protagonista in questi giorni di una spettacolare eruzione, immortalata dal satellite Sentinel-2, una delle sentinelle del pianeta del programma Copernicus, di Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa).
La foto è stata scattata la mattina del 18 febbraio, dopo la seconda violenta emissione di lava successiva alla suggestiva attività eruttiva del 16 febbraio, che ha acceso di colori il tramonto di Catania, proiettando fontane di lava fino a 700 metri di quota e riempiendo la città siciliana e altri Comuni alle pendici del vulcano di un tappeto nero di cenere e lapilli. Le colate laviche, rilevano gli esperti dell’Esa, si sono spinte lungo i fianchi meridionali dell’Etna per più di un chilometro, fino a depositarsi in un bacino naturale di lava, la Valle del Bove. L’immagine, spiega l’Esa, “è stata elaborata utilizzando la banda infrarossa a onde corte di Sentinel-2, per mostrare il flusso di lava in rosso brillante“.
Gli strumenti ottici e i radar del satellite, precisano gli studiosi Esa, sono “utili per monitorare i fenomeni associati all’attività del vulcano, come smottamenti, fessurazioni nel terreno e terremoti. I sensori atmosferici – concludono – possono, inoltre, identificare i gas e gli aerosol rilasciati dall’eruzione, e quantificare il loro impatto ambientale”.