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Il provvedimento

Ex Blutec Termini Imerese (PA), gruppo escluso deposita il ricorso al Tar

martedì 14 Maggio 2024
blutec

E’ stato depositato ieri al Tar del Lazio, e protocollato, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding.

A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.

L’ufficio legale di Sciara holding e Smart City lo scorso 29 aprile aveva notificato il ricorso al Mimit, ai commissari straordinari dell’ex Blutec, all’avvocatura dello Stato e alla Pelligra Italia holding che si è aggiudicata la gara per l’acquisizione dello stabilimento con una offerta di 8 milioni di euro. L’operazione prevede la riqualificazione dell’area industriale e l’assunzione di 350 dipendenti a fronte degli attuali 550, con la restante parte di lavoratori che dovrebbe essere accompagnata alla pensione attraverso un piano da 30 milioni di euro, già stanziati dalla Regione siciliana, ma che non è ancora stato discusso nel merito con i sindacati che proprio ieri avevano chiesto al Mimit di essere convocati.

La decisione di perfezionare la procedura col deposito del ricorso al Tribunale amministrativo è stata presa dopo che il gruppo Sciara holding e Smart City, la cui proposta non era stata considerata congrua, ha ricevuto dal ministero i documenti della gara come da richiesta di accesso agli atti fatta nei mesi scorsi. Secondo i ricorrenti dai documenti emergerebbero alcune incongruenze, in particolare relative ai punteggi attribuiti alle cinque offerte valutate dai commissari rispetto ai criteri di premialità che erano stati stabiliti nel bando di gara.

“Il Governo Schifani si schiera al fianco dei lavoratori ex Blutec dopo il ricorso presentato al TAR da Sciara Holding, la quale ha perso il bando di appalto”. Questre le parole dell’assessore alle Attività Produttive in Sicilia Edy Tamajo.

“In attesa che il Mimit in queste ore si pronunci sul da farsi, voglio ribadire il sostegno totale ai lavoratori. Rispettiamo la decisione di Sciara Holding, anche se è inaspettata, visto le loro dichiarazioni a mezzo stampa emanate nelle scorse settimane, ma non possiamo trascurare – aggiunge –  il benessere dei dipendenti rispetto a questo ricorso. Dopo anni di silenzi e oblio riguardo la vicenda ex Fiat, credo di aver dato prova che la nostra priorità è il benessere dei lavoratori e di tutta la zona industriale di Termini Imerese”, conclude.

Il gruppo Pelligra Italia dopo avere appreso la notizia commenta: “Abbiamo fiducia in una decisione rapida e ci riserviamo tutte le azioni a difesa del nostro investimento. Siamo certi che questa azione non possa rallentare la rapida ripartenza del polo industriale siciliano e l’attrazione di investimenti internazionali. Abbiamo presentato un progetto innovativo e green per il rilancio di un polo manifatturiero, industriale e logistico internazionale con un investimento economico che è stato valutato il migliore da parte delle Istituzioni”.

“E’ necessario che il governo nazionale e regionale convochino subito un confronto con le organizzazioni sindacali. Non è pensabile un nuovo stop per i lavoratori dell’ex Blutec soprattutto a ridosso della chiusura dell’amministrazione straordinaria fissata per il prossimo 4 novembre”. Lo affermano Luisella Lionti, segretaria Uil Sicilia, ed Enzo Comella, coordinatore regionale della Uilm, sul ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento dell’assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia.

“Sono 560 i lavoratori diretti e i 200 dell’indotto – aggiungono – che da novembre si potrebbero trovare senza reddito. Nel caso che il ricorso venga accolto e non ci sia una ulteriore proroga dell’amministrazione straordinaria siamo a pronti a intraprendere azioni legali contro chi ha provocato i licenziamenti. Questo rallentamento, o anche uno stop, delle procedure con nuova gara causerebbero ulteriori ritardi a una vertenza ormai ventennale. Bisogna puntare invece alla reindustrializzazione del territorio e garantire un futuro a tutti i lavoratori”.

In una nota congiunta Roberto Mastrosimone, della Fiom nazionale e Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia hanno sottolineato: “Il ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento dell’assegnazione dell’area ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding, per quanto legittimo rischia di produrre un danno oggettivo al territorio e ai lavoratori ai quali a novembre, assieme all’amministrazione straordinaria scadono gli ammortizzatori sociali. Chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo al Mimit con la presenza della Regione per le necessarie proroghe e, insieme, al Tar di fare presto

Com’è notoaggiungono i due sindacalistiè una vertenza che va avanti da 13 anni. Lo stop o il rallentamento delle procedure con la formalizzazione del ricorso da parte del gruppo escluso quando si intravedeva uno spiraglio di luce- aggiungono Mannino e Mastrosimonenon possono che preoccupare.

Chiediamo la garanzia del reddito – concludono – per i 550 lavoratori diretti e i 200 dell’indotto, finchè la situazione non si sbloccherà”.

Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palerno Trapani sottolinea: “Il Tar valuterà la legittimità di quanto è stato fatto, ma quello che ci preoccupa è che qualsiasi ritardo al piano può mettere in serio pericolo la sostenibilità economica dei lavoratori ex Blutec, perché il 4 novembre scade il secondo anno dell’amministrazione straordinaria e quindi della Cigs”.

Immediata la replica a dichiarazione congiunta dell’avvocato Anna Ferraris e dei suoi assistiti Sciara Holding Ltd e Smart City Group: “Siamo increduli davanti a ciò che leggiamo, soprattutto da parte dei sindacati. Il ricorso è un diritto e se, come dichiarato dal ministro Urso, dai commissari e dallo stesso Pelligra, tutto è stato fatto nel rispetto della legge, l’iter attuale non ne risentirà. In caso contrario, crediamo sia più che giusto intervenire ad evitare che ciò che già in passato è accaduto si ripeta“.

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