Professionisti in fermento sull’aumento che sarebbe in vista a Taormina, dopo la dichiarazione di dissesto finanziario (deliberata dal Consiglio comunale il 22 luglio 2021), per quanto riguarda gli oneri concessori di urbanizzazione. L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Messina interviene sulla vicenda e sollecita chiarezza.
Gli operatori del settore dell’edilizia temono quella che rischia di diventare un’autentica stangata, se dovesse materializzarsi l’impennata della tariffa da 8 euro al metro cubo a circa 38 euro al metro cubo. Un aumento, quello che richiama la “legge Bucalossi”, sul quale nulla possono fare gli uffici comunali, che hanno già informato i professionisti di quanto si sta per materializzare e che sarebbe da ricondurre all’obbligo, in presenza di un dissesto finanziario, di innalzare tutti i tributi e le tasse al massimo delle aliquote.
“Faremo certamente tutti gli approfondimenti del caso e anche noi richiederemo un parere per capire come stanno le cose – afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti, Pino Falzea -. In un momento nel quale l’edilizia sta ripartendo e i segnali sono incoraggianti non si può vanificare questo trend in crescita con il pesante aumento degli oneri concessori che si prospetta a Taormina, proprio in un territorio che ha una straordinaria valenza per l’intera provincia di Messina”.
“Il piano casa, ma anche il bonus 110, e tutta una serie di varie normative stanno consentendo una ripresa delle attività di demolizione, ricostruzione o aumenti di volumetria, stimolando la ripartenza dell’edilizia. Anche i dati di recenti studi di settore confermano che il momento fa ben sperare e invece ora a Taormina questo aumento ci preoccupa. Sarebbe una forte limitazione con una ricaduta negativa sia per i professionisti del settore che per i privati che vogliono investire, penalizzando le imprese e i cittadini”.
“Siamo consapevoli che il dissesto prevede l’aumento delle tasse al massimo – continua Falzea – ma faremo un approfondimento, comunque, per verificare se questo specifico incremento degli oneri concessori di urbanizzazione sia obbligatorio. Se così sarà ne prenderemo atto ma in qualsiasi caso non ci può essere retroattività per chi ha già versato una rata e lo ha fatto in presenza di condizioni normative che non possono variare in corso d’opera. Siamo convinti che una eventuale applicazione con retroattività della norma non sia possibile e sarebbe illegittima. E’ un argomento che di certo valuteremo con molta attenzione perché Taormina è una località strategica, di assoluto riferimento, per il settore dell’edilizia del messinese e per l’intera Sicilia e bisogna evitare una nuova paralisi del comparto”.
