«I risultati elettorali delle Europee impongono a tutti una riflessione. “Il nuovo soggetto politico” da me caldeggiato da tempo, sembra affacciarsi finalmente sul panorama politico nazionale. Ma ritengo debba avere un volto ben preciso, fedele alla storia e ai valori del centrodestra siciliano». A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
Il coordinatore provinciale dell’Udc aggiunge: «Incontrerò nei prossimi giorni il Presidente Musumeci per discutere sul progetto politico, le eventuali coalizioni di governo e sul futuro del centrodestra nell’isola. In questi giorni – continua il parlamentare regionale – troppa confusione si è fatta sull’idea delle ipotetiche alleanze, prospettando un’area moderata quale calderone dove mettere dentro tutti e tutto. E invece credo sì, sia necessario mettere insieme una vasta area di soggetti che vada dai liberali ai cattolici, dai meridionalisti ai conservatori, capace di dare priorità ai temi del lavoro e delle infrastrutture al sud, ma che si ponga quale soggetto identitario alternativo al Pd e al Movimento 5 stelle.
Non c’è spazio per un compromesso storico bis in salsa siciliana che ci vedrebbe aprire alle sinistre e alle filosofie progressiste, prima tra tutte quella del gender. La nostra bacheca valoriale – sottolinea – non è laica, ma radicata intorno al valore della famiglia, della solidarietà e della sussidiarietà. Già Sturzo cento anni fa, all’indomani della guerra, lo sosteneva e ad oggi – conclude – a noi l’arduo compito di difendere questo patrimonio letteralmente assalito dal relativismo etico dei nostri giorni».
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