Precari verso la stabilizzazione, esenzione dei ticket per gli inoccupati, finanziamenti ai disabili, garanzie occupazionali per gli ex lavoratori dell’Aras.
Sono alcune delle misure della finanziaria regionale su cui l’Ars ha dato il via libera all’approvazione questa mattina: 37 voti favorevoli, 17 voti contrari e 7 astenuti.
Nella notte erano stati approvati tutti gli articoli e oggi il voto finale ha sancito il definitivo via libera alla manovra.
Per oltre 48 ore il parlamento regionale si è mosso a rilento nel pantano dell’articolo 13, alla fine approvato dopo l’ennesima riscrittura: la norma regola un’operazione immobiliare che la Regione avvierà investendo il tesoretto del fondo pensioni dei dipendenti, 118 milioni in due anni nell’acquisto di immobili di proprietà di privati. Nell’operazione coinvolte Banca Intesa e Unicredit.
Non poche le polemiche che hanno accompagnato il percorso della sua approvazione: Giancarlo Cancelleri (M5S), intervenendo in Aula, aveva parlato di “norma-truffa” e chiesto alla Regione di presentare la manifestazione di interesse sugli immobili.
Il deputato Udc Totò Lentini ha invece accusato il governatore Crocetta di aver voluto rifilare “una patacca” ai dipendenti regionali. Alla fine, l’intervento dell’Assessore all’Economia Alessandro Baccei, ha chiarito come, dal via libera alla norma passasse tutta la riuscita della manovra. In sostanza senza l’ok all’articolo 13 alcuni articoli della finanziaria non avrebbero trovato copertura economica, primo tra tutti quello che prevede ora 240 milioni in favore della disabilità.
E’ stato forse questo il motivo che ha portato un’assemblea sfilacciata e indecisa e che più volte ha fatto mancare il numero legale, a trovare un’occasionale maggioranza in Aula e ad accelerare sulle ultime norme. I lavori sono andati avanti fino a notte con il voto agli ultimi articoli, è mancato però il numero legale sul voto finale, previsto per oggi.
Via libera al fondo per la disabilità: garantisce in tutto 240 milioni di euro l’anno, così divisi: 36 milioni destinati ai disabili gravissimi, 34 milioni a valere sui trasferimenti ai comuni e in favore dei disabili gravi, 20 milioni per il trasporto e l’assistenza nelle scuole. Ulteriori risorse per 150 mln sono stati approvati nell’art. 15 della finanziaria, di cui 68 milioni consistono in un’anticipazione dal fondo nazionale per la disabilità. La norma sancisce anche il diritto dei disabili di scegliere chi dovrà prestare assistenza ai familiari. I fondi – ha affermato il presidente della Regione Rosario Crocetta – saranno disponibili ed erogabili da subito. Nessuna conseguenza dovrebbero subire le cooperative che usufruiscono dei fondi della legge 328 “saranno raddoppiati” – ha affermato il governatore.
Passano anche le norme che garantiscono il trasporto pubblico locale, (una parte però saranno esaminate nel collegato, incardinato stanotte).
Ok anche all’art. 32, che destina 370 mila euro alla soluzione di controversie sui bandi del Psr Sicilia 2007-2013. E il 34 che sblocca risorse in favore delle Associazione allevatori. La stessa misura prevede che gli ex lavoratori Aras transitino nell’organico dell’Istituto Zootecnico, ente collegato all’Associazione italiana Allevatori. Via libera ieri sera alla norma che consente ai lavoratori Asu (precari nei comuni, circa 6000 persone) di accedere al bacino degli Lsu. Anche loro dunque, come altri precari degli enti locali siciliani, potranno essere coinvolti nel processo di stabilizzazione a partire dal 2018. Lo stesso per quelli del comune di Milo, su cui si era creato un caso, grazie ad una norma promossa da FI, rientreranno nell’organico.
Non pagheranno il ticket gli inoccupati che fanno parte di un nucleo familiare con reddito inferiore a 11 mila euro. Resta il nodo della norma che salva i sindaci siciliani dalla decadenza. Il governo ha presentato una proposta per abrogare la legge in vigore che sarà messa ai voti dopo il bilancio e la manovra.