La sessione di bilancio vive una fase di stallo, con il calendario che è stato modificato per fare approdare all’Ars anche il “collegato”. La richiesta era arrivata dalle opposizioni di Sala d’Ercole, che avevano sollevato la questione per avere anche quest’ultimo documento in Aula. Intanto, però, sul governo regionale sono arrivati gli attacchi di Partito democratico e del Movimento 5 Stelle.
Per Baldo Gucciardi del Pd, “Il governo snobba il parlamento, chiederemo il fermo rispetto dei tempi regolamentari e dell’esame nelle commissioni di merito, anche per l’eventuale ddl collegato rispetto al quale saremo fermamente contrari, se si ridurrà ad un insieme di mance ed interventi clientelari. I siciliani – prosegue il parlamentare dem – forse pensavano che ci fosse un governo senza maggioranza, tristemente si sono accorti che non ci sono né maggioranza né governo”.
Attacchi all’esecutivo Musumeci anche dal Movimento 5 Stelle: “Questo governo non ha rispetto dei siciliani e nemmeno del Parlamento “, affermano i componenti pentastellati in commissione Bilancio . “Ogni giorno il M5s, con grande senso di responsabilità, è stato presente ad attendere che governo e maggioranza trovassero la quadra sulle briciole da spartirsi, e questo mentre la Sicilia attende. È semplicemente vergognoso“.
Ma le grane per Musumeci non si fermano qui. Anche le associazioni antimafia prendono di mira l’esecutivo regionale, e chiedono “una rivisitazione legislativa delle modalità di sostegno della Regione alle fondazioni e ai centri studi Antimafia storici, con la previsione di un finanziamento triennale al posto del grande equivoco della Tabella H“. L’appello è firmato da quattro storiche associazioni siciliane, il Centro Studi Pio La Torre, il Centro Studi Cesare Terranova, la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e la Fondazione Gaetano Costa che hanno chiesto un incontro urgente al Governo regionale e Ars per ridiscutere le modalità di finanziamento degli enti.